Corigliano-Rossano, dipendenti comunali sul piede di guerra: proclamato stato di agitazione

Lavoratori impiegati in diversi settori svolgono mansioni superiori rispetto alla categoria in cui sono inquadrati e chiedono che sia riconosciuto sul fronte contrattuale

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di Matteo Lauria
20 novembre 2020
15:20
Vincenco Casciaro - Segretario Cgil
Vincenco Casciaro - Segretario Cgil

Parte del personale interno alla macchina comunale di Corigliano-Rossano sul piede di guerra. Proclamato lo stato di agitazione e se, a partire dalle prossime ore, non si avvierà una discussione, senza tergiversare, sul giusto riconoscimento giuridico sul fronte contrattuale si darà vita a una serie di iniziative di protesta.

 


Si tratta dei lavoratori che prestano attività in vari settori della macchina comunale: dagli autisti degli scuolabus a chi opera negli uffici anagrafe, dallo stato civile all’ufficio elettorale, dai tributi al personale o urbanistica. Insomma, sono dipendenti sparsi ovunque, ma sono inquadrati in una categoria funzionale che non dà dignità al tipo di lavoro esercitato (categoria A).

 

Il segretario generale della Fp–Cgil Vincenzo Casciaro rimane in attesa che l’amministrazione comunale si decida ad aprire un tavolo di trattativa da più tempo sollecitato. «Per l’ente sarebbe economicamente più vantaggioso- sostiene Casciaro-. Tanti lavoratori hanno già avviato azioni legali per il riconoscimento delle differenze retributive maturate per lo svolgimento di mansioni superiori, alcuni hanno già vinto la causa e sono stati liquidati per le somme riconosciute dal giudice».

 

Il sindacalista rimane in attesa che la procedura di raffreddamento e conciliazione possa portare a una discussione di merito sulla vertenza in atto.   

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