Corigliano-Rossano, tre oss del pronto soccorso trasferiti al polo Covid

Immediata la reazione del sindacato Fials che chiede la revoca del provvedimento. Forte reazione del direttore di divisione Natale Straface sulla mancanza di personale

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di Matteo Lauria
9 dicembre 2020
14:30
Pronto soccorso di Rossano
Pronto soccorso di Rossano

Tre operatori socio-sanitari trasferiti dal pronto soccorso al polo Covid, il sindacato Fials chiede l’immediata revoca del provvedimento al direttore dello spoke di Corigliano-Rossano e al commissario dell’Asp di Cosenza. Oss, si legge nella nota, che «non hanno uno straccio di formazione specifica per la prevenzione da contagio» oltre a riscontrare altre patologie attribuibili alle persone fragili.

 


Dura nota, nel frattempo, alla direzione sanitaria da parte del direttore della divisione di pronto soccorso Natale Straface che ha preannunziato in queste ore iniziative forti di autotutela a causa dello stazionare nei pressi dell’area di emergenza/urgenza di pazienti con patologie psichiatriche ma anche per la «inadeguatezza del personale residuo» operante nei pronto soccorso di Corigliano e Rossano unitamente agli spazi ritenuti non consoni alle necessità. Inoltre, sul caso del 58enne sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio, provvedimento emesso sulla base di patologie riscontrate e non già per aggressioni contro soggetti terzi, sono state adottate tutte le misure richieste in questi casi.   

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