Corigliano-Rossano, tremila cittadini rischiano di restare senza medico di famiglia

Sulla questione è intervenuta la Cgil che si è rivolta ai vertici dell’Asp di Cosenza al fine di giungere a una soluzione. «Altrimenti sporgeremo denuncia per mancata assistenza sanitaria»

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di Matteo Lauria
3 gennaio 2021
16:23
Vincenzo Casciaro (Cgil)
Vincenzo Casciaro (Cgil)

In tempi in cui bisognerebbe investire nella innovazione telematica come accade in altre Aziende sanitarie d’Italia al fine di adottare politiche anti-assembramento, nella città di Corigliano-Rossano si registrano lunghe code d’attesa per poter sostituire e/o revocare il medico di base. Tra pensionamenti e decessi, circa 3mila cittadini rischiano di restare senza medico di famiglia.

La questione è stata affrontata in queste ore dal segretario della FP-Cgil Vincenzo Casciaro che si è rivolto al Responsabile ad interim del Distretto Sanitario Jonio Nord, e alla Commissaria Straordinaria dell’Asp, «affinché si risolva con urgenza questa incresciosa situazione che si è venuta a determinare, rafforzando gli Uffici con l’incremento di personale, di postazioni di servizio e di ulteriori locali da mettere a disposizione, o più semplicemente favorendo e incentivando la scelta da remoto, in via telematica. Qualora non vengano adottate soluzioni urgenti- preannunzia Casciaro- ci vedremo costretti a sporgere denuncia per omissione di atti d’ufficio e mancata assistenza sanitaria».


Lunghe liste d’attesa superabili con le procedure telematiche

Il sindacalista denuncia lungaggini nelle procedure sostitutive. «Il cittadino deve contattare un numero telefonico, quasi sempre inaccessibile, prenotarsi e poi recarsi allo sportello per la data e l’ora indicati. Che, in molti casi, è fissata anche a febbraio, o a marzo. Ci sono pazienti che hanno bisogno di prescrizioni di farmaci salvavita, e non possono attendere i tempi lunghi che gli vengono assegnati- denuncia il sindacalista- I pochi lavoratori addetti all’Ufficio scelte e revoche, fanno purtroppo ciò che possono, tra ristrettezze di spazi e indisponibilità di Uffici, e nel rispetto delle norme anticovid».

La mole di lavoro è enorme e ricade sui dipendenti operanti all’interno dei Distretti. Secondo Casciaro «basterebbe che si desse ad ogni cittadino la possibilità di accesso via internet al servizio scelte e revoche, per risolvere il problema ed evitare assembramenti. In più, così si favorirebbe veramente la libera scelta, poiché si eviterebbe qualche fraintendimento rispetto ad alcune indicazioni di scelte che verrebbero pilotate, a scapito di altre».

  

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