Coronavirus, la Croce Rossa: «Ancora gente in giro, bisogna fare di più»

Sono circa 400 i volontari del comitato regionale impegnati sul campo per contrastare la diffusione del contagio. Per il responsabile regionale per l'emergenza Covd-19 Salvatore Maiolo i cittadini non stanno ancora dando il massimo

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di Rossella  Galati
27 marzo 2020
15:05

È una macchina inarrestabile quella messa in campo dalla comitato regionale della Croce Rossa per fronteggiare l’emergenza coronavirus. 22 le sale operative dislocate su tutto il territorio calabrese, coordinate dalla sede centrale di Catanzaro, circa 400 i volontari e una serie di servizi per garantire h24 assistenza ai cittadini, soprattutto alle fasce più deboli: dalla consegna a domicilio di farmaci e beni di prima necessità, all’assistenza telefonica psicologica. Per i volontari è il “tempo della gentilezza”: Solo in una settimana, da quando è partito questo servizio che ci permette di andare a casa delle persone sopra i 65 anni, con difficoltà motorie o in quarantena, per portare i beni principali, abbiamo già fatto circa 1550 interventi in tutta la Calabria. Sono dei numeri significativi in continua crescita» spiega Salvatore Maiolo, responsabile CRI per l’emergenza coronavirus in Calabria che, mentre cresce anche il numero dei contagi sul territorio regionale, lancia l’appello ai cittadini:

 


«Il primo messaggio non è semplicemente “restate a casa”. Grazie al supporto che offriamo, un solo operatore e quindi una sola persona riesce a muoversi per sei, sette, otto famiglie. Stare a casa oggi sta portando ad un piccolo risultato ma non stiamo dando il massimo. Ancora si vede troppa gente in giro e il problema è serio. Se si esce per fare la spesa è importante disinfettarsi subito le mani, cambiare totalmente gli abiti una volta arrivati a casa. Sono piccole procedure che servono per evitare la diffusione del virus». 

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