Coronavirus, Calabria tra le prime regioni fuori dall’incubo: le date e le previsioni

È quanto risulta dalle proiezioni dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle Regioni italiane: entro fine mese saranno in sei a registrare zero contagi. Ultima la Lombardia, che potrà dire addio al Covid-19 non prima del 13 agosto

di Redazione
18 maggio 2020
19:21

La Calabria sarà tra le prime regioni italiane ad uscire dall’incubo coronavirus, preceduta solo dalla provincia autonoma di Bolzano. È quanto risulta dalle proiezioni sulle date di azzeramento dei contagi da Covid-19 dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle Regioni italiane.

La prima a dire addio al virus sarà dunque Bolzano, il 21 maggio. Il giorno successivo sarà la volta della Calabria e della provincia autonoma di Trento. A “festeggiare” a seguire saranno Umbria (23 maggio), Sardegna (24), Basilicata (26) e Valle d'Aosta (29).


Le proiezioni relative alla Regione Calabria

Occorrerà aspettare il mese di giugno per avere zero contagi in Abruzzo (1 giugno), Puglia (3), Campania (3) Sicilia (6), Toscana (6), Veneto (9), Friuli Venezia Giulia (12), Lazio (17), Emilia-Romagna (22), Marche (23), Liguria (24) e Piemonte (26). Mentre per il Molise, che ha sperimentato un andamento dei contagi molto particolare, tanto che la curva dei nuovi contagi è pressoché parallela all'asse orizzontale, questo «rende impossibile avanzare ipotesi sull'azzeramento». La motivazione potrebbe risiedere nel fatto che «negli ultimi 10 giorni sono stati riscontrati nuovi focolai che hanno invertito la dinamica discendente della curva». Comunque, gli esperti sottolineano che il numero dei contagi degli ultimi 2 giorni è molto basso. In coda la Lombardia, che da inizio epidemia continua ad essere la regione più colpita. Secondo le previsioni potrà lasciarsi alle spalle il Covid-19 non prima del 13 agosto.

 

«Queste stime sono fatte con un mantenimento della mobilità sociale a livelli estremamente contenuti, e sarà necessario rivederle alla luce dell'ultimo Dpcm che approva misure finalizzate all’attenuazione sostanziale di queste limitazioni», fanno sapere gli esperti dell'Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, coordinato da Walter Ricciardi, direttore dell'Osservatorio e ordinario di Igiene generale e applicata all'Università Cattolica, e da Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell'Osservatorio.

 

«L'Osservatorio - spiega Solipaca -  ha seguito l'evolversi dell'epidemia e ha ritenuto importante fornire dati e previsioni elaborate su solide basi scientifiche sull'evoluzione dei contagi quale contributo alle scelte delle Istituzioni nazionali e regionali, focalizzando l'attenzione sulla data a partire dalla quale ci si potrebbe attendere l'azzeramento dei nuovi contagi. Tali previsioni sono state calcolate sulla base dei dati messi a disposizione quotidianamente dalla Protezione Civile nel periodo che va dal 24 febbraio al 15 maggio».

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