Coronavirus, estubato il paziente cosentino trattato con il Ruxolitinib

Il 66enne era ricoverato dal 27 marzo. Il medico: «Ha pianto per la felicità». Il farmaco ha ottenuto l'ok dell'Aifa per il trattamento del Covid-19

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di Salvatore Bruno
8 aprile 2020
15:34

È stato estubato uno dei pazienti ricoverati nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale Annunziata di Cosenza.
Si tratta di A.V. di 66 anni, proveniente dall’area ionica cosentina, in cura dal 27 marzo scorso nella Unità Operativa Complessa guidata da Pino Pasqua. L’uomo è sveglio, respira autonomamente, seppure supportato da alti flussi.

Il pianto di felicità

«Ha pianto quando è stato svegliato – racconta il dirigente medico – e con lui anche l’equipe che stava procedendo al risveglio. Questo non significa che abbiamo risolto il problema – dichiara ancora Pino Pasqua – ma sono piccoli passi che ci incoraggiano a ritenere che il percorso clinico stia giungendo a soluzione».


Il farmaco usato in Ematologia

Il paziente nel suo percorso clinico all’Annunziata è stato trattato con il Ruxolitinib, farmaco già utilizzato in ambito ematologico, il cui protocollo proprio lo scorso 6 aprile ha ottenuto l’approvazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). L’impiego di questo farmaco all’Annunziata di Cosenza è iniziato lo scorso 27 marzo, sulla base dell’esperienza per il trattamento di patologie mieloproliferative croniche degli specialisti Francesco Mendicino e Ciro Botta, afferenti alla Ematologia, diretta da Massimo Gentile.

Cura sperimentata anche in Malattie infettive

Il trattamento con il Ruxolitinib è condotto in collaborazione con il professor Marco Rossi dell’Università Magna Grecia di Catanzaro. Attualmente l’applicazione del protocollo terapeutico con Ruxolitinib prosegue nel reparto di Malattie Infettive, diretto da Antonio Mastroianni, secondo le indicazioni di Aifa.

Giornalista
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