Coronavirus, ispezione dei Nas nella Domus Aurea di Chiaravalle: si indaga per epidemia colposa

La compagnia dei carabinieri di Soverato ha sequestrato le cartelle cliniche degli ex degenti. Le nostre telecamere all'interno della casa di riposo VIDEO

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di Luana  Costa
11 aprile 2020
16:37

Gli effetti personali giacciono ancora sui comodini e sulle sedie; muti testimoni di una strage che continua a mietere vittime. Indumenti, scarpe, borse, occhiali e orologi, questo è quel che rimane oggi all'interno della Domus Aurea di Chiaravalle Centrale. Ex sanatorio per tubercolosi, oggi casa di riposo pervasa dal contagio di coronavirus. 

Oggetti appartenenti agli anziani ospiti che qui hanno trascorso anni e abbandonati in pochi minuti nei giorni tumultosi dell'evacuazione. Le bombole d'ossigeno ancora sistemate al fianco dei letti indicano le stanze che hanno ospitato gli anziani e sui cui il virus si è accanito con più forza. Ventuno finora quelli deceduti.


 

La struttura vuota

La struttura oggi è vuota e nei giorni scorsi è stata sottoposta a sanificazione. Corridoi, bagni, stanze, cucine, sale comuni e uffici; tutto è stato passato al setaccio dai carabinieri del Nas che hanno effettuato un'ispezione all'interno della struttura assistenziale.

Contestualmente, la compagnia dei carabinieri di Soverato, che su delega della Procura di Catanzaro sta indagando per il reato di epidemia colposa, ha acquisito le cartelle cliniche di tutti gli ex degenti e ogni altro documento utile a ricostruire l'evoluzione del contagio epidemico e individuare eventuali responsabilità.

Al momento non risultano indagati. 

Giornalista
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