Coronavirus, i sindaci della Locride: «Non c’è più tempo da perdere»

Riunione d'urgenza degli amministratori locali. Chiesto il potenziamento delle reti Usca e l'attivazione dell'ex ospedale di Siderno come centro Covid

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di Ilario  Balì
11 novembre 2020
09:45

Il clamore mediatico intorno alla vicenda Cotticelli ha messo in luce, qualora non fosse già abbastanza chiara, l'assoluta mancanza di gestione dell'emergenza sanitaria in Calabria e nella Locride.

L'assemblea dei sindaci della Locride, riunitasi a Siderno, preso atto del crescente diffondersi del virus, con circa 250 casi attivi di cui 6 ospedalizzati, ha chiesto con urgenza l'allestimento di ulteriori Usca a Nord e a Sud della Locride (oltre quella di Marina di Gioiosa Ionica), così come l'immediata attivazione di posti letto di terapia intensiva e subintensiva, comprendendo l'utilizzo dell'ex ospedale di Siderno come centro Covid (o post Covid).


 

Al vaglio l'istituzione di una cabina di regia con il supporto di professionisti di adeguato profilo da individuarsi o che segnalino la propria disponibilità a collaborare nell'individuazione di strategie locali di contrasto al Covid.

 

Tra le richieste anche l'attivazione di una linea preferenziale di comunicazione telefonica che consenta ai sindaci di interfacciarsi con immediatezza con il Dipartimento di Prevenzione dell'Asp di Reggio Calabria.

 

«Non c'è più tempo da perdere – ha espresso il presidente dell’associazione dei comuni della Locride Caterina Belcastro - oggi è il tempo di pretendere misure straordinarie ed eccezionali e risposte certe per contrastare l'avanzata del virus nel nostro territorio».

Giornalista
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