Tendopoli San Ferdinando, il sindaco riscrive alla Santelli: «Fate qualcosa»

VIDEO | Il primo cittadino Andrea Tripodi non polemizza con il vicepresidente Spirlì, ma chiede interventi per scongiurare casi di Covid-19 tra i migranti: «Ho mandato una lettera il 26 febbraio, non mi hanno risposto»

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di Agostino Pantano
20 marzo 2020
12:33

Il sindaco della tendopoli dei migranti, visto anche il momento drammatico, non polemizza con la Regione, ma ugualmente Andrea Tripodi si appella a Jole Santelli per avare un incontro e decidere nuove misure contro il rischio contagio.

 


«Ho scritto alla presidente il 26 febbraio, quando ancora l’epidemia era agli inizi, ma non ho avuto risposta - ricorda il primo cittadino - ecco perché quando ho letto la presa di posizione del vice presidente Spirlì, intuendo che si voglia andare nella stessa direzione, ho deciso di indirizzare una seconda missiva».  

 

Il numero 2 della Cittadella, che aveva dichiarato di apprezzare solo il lavoro delle forze dell’ordine e si diceva preoccupato per il via vai dei migranti, in effetti ha successivamente precisato il suo pensiero, inquadrando l’emergenza nei giusti contorni della necessaria collaborazione.

 

San Ferdinando, frontiera posta tra due luoghi ad alto rischio contagio, il porto di Gioia Tauro e l’accampamento per 540 migranti, ha fin qui «con propri mezzi – prosegue il primo cittadino del Pd - sanificato gli ambienti, distribuito igienizzante, fatto chiudere la moschea, ordinato dei termoscanner e montato una tenda che serva per una sorta di triage nel caso in cui in qualche ospite si dovessero manifestare sintomi allarmanti».

Giornalista
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