Coronavirus, il sindaco di Cetraro annuncia il terzo caso di contagio

Lo ha reso noto Angelo Aita diettamente dalle pagine social. La cittadina altotirrenica ha fatto registrare il primo caso di coronavirus in Calabria tra la fine di febbraio e gli inizi di marzo

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di Francesca  Lagatta
27 marzo 2020
10:31
Una veduta di Cetraro dall’alto
Una veduta di Cetraro dall’alto

«Si comunica che nel quadro delle emergenze epidemiologiche da Covid 19, è iniziata la sorveglianza di un nuovo soggetto risultato positivo al test ma attualmente asintomatico».

Lo ha annunciato poche ore fa il sindaco di Cetraro, Angelo Aita, che quotidianamente informa la sua comunità sullo stato dell'emergenza direttamente dalla sua pagina social. La cittadina altotirrenica, infatti, tra la fine di febbraio e gli inizia di marzo ha fatto registrare il primo caso di coronavirus in Calabria e ad oggi le persone contagiate a Cetraro risultano essere tre in tutto, anche se c'è anche un altro caso che ha scosso la città.

È risultato positivo al test del tampone anche un medico di Santa Maria del Cedro in servizio all'ospedale cittadino, ma l'uomo ai primi sintomi si era messo volontariamente in quarantena evitando un contagio di massa tra operatori sanitari e pazienti. L'uomo sta bene ed è attualmente n cura nella sua abitazione. Non risultano al momento ulteriori contagi tra i colleghi del nosocomio Giannino Iannelli.

Il nuovo paziente è asintomatico

Come specifica il primo cittadino cetrarese, la terza persona contagiata risulta al momento asintomatica e il suo quadro al momento non desta preoccupazione. Giungono notizie incoraggianti anche per chi è venuto in contatto. «È stata attuata la ricerca epidemiologica dei contatti avuti dal nuovo soggetto positivo - specifica Aita - e immediatamente posti in sorveglianza attiva. Le condizioni di salute dei soggetti sottoposti a monitoraggio sono buone. Non presentano rialzo termico e vi è assenza di sintomi respiratori».


Tre i casi a Cetraro

Dopo il primo caso di coronavirus in città, un pensionato dializzato precedentemente in cura all'ospedale di Casalpusterlengo, è risultata positiva anche la moglie, con la quale l'uomo ha condiviso i giorni della quarantena al ritorno dal nord. Ma se per la donna al momento sembrano essere sufficienti le cure domiciliari, per l'uomo si è reso necessario il ricovero all'ospedale Annunziata di Cosenza, dopo un paio di settimane durante le quali l'uomo non aveva mostrato alcun sintomo della malattia. «Continua - ha scritto in ultimo Aita - anche la sorveglianza sanitaria attiva del soggetto dializzato e trasferito presidio ospedaliero Annunziata di Cosenza permanendo buone le condizioni cliniche del paziente».

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