Scontro legale

«Per Correale non c’è stato demansionamento», anche il Tribunale civile dà ragione al Gom nella sfida con l’ex primario

Il giudice rigetta il reclamo del medico responsabile del reparto di Oncologia per il quale il Riesame ha confermato il divieto di esercitare la professione per 12 mesi 

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di Elisa Barresi
27 marzo 2024
12:35

Non c’è stato demansionamento per l’ex primario del reparto di Oncologia del Gom Pierpaolo Correale. Così si sono espressi i giudici del Tribunale di Reggio Calabria, sezione civile - settore lavoro, rigettando il reclamo presentato dal medico. Una decisione che fa luce sul demansionamento che ha visto il medico perdere la qualifica di primario a causa della misura cautelare della sospensione di 12 mesi disposta dal gip di Reggio Calabria nell’inchiesta sul reparto di Oncologia del Gom. 

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Il demansionamento 

«All’esito della valutazione del Collegio tecnico relativa all’incarico quinquennale di Direttore dell’Unità operativa complessa di Oncologia medica del dottor Pierpaolo Correale, delibera di non confermare l’incarico di direttore della struttura complessa di Oncologia medica». Così con delibera del 10 agosto 2023 il commissario straordinario del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria ha preso atto «delle note con le quali il direttore sanitario aziendale facente funzioni ha trasmesso all’Uoc Gestione e Sviluppo Risorse Umane e Formazione, tra l’altro, i verbali del Collegio Tecnico relativi alla valutazione di I istanza del direttore della Struttura Complessa di Oncologia Medica, in cui si esprime parere negativo». 


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Il reclamo 

Note contestate da Correale che ha depositato reclamo chiedendo la riforma del decreto di rigetto e di «accertare e dichiarare l’illegittimità delle procedure di valutazione del dirigente medico». La difesa del Gom ha ribadito l’opposizione alla domanda portando avanti «l’inammissibilità del reclamo per carenza originaria di interesse perché al momento della proposizione dell’impugnazione (4 dicembre 2023), Correale risultava assoggettato (e lo è ancora oggi) alla misura cautelare personale del “divieto temporaneo di esercizio della professione medica […] per la durata di dodici mesi”, applicata dal gip di questo Tribunale con ordinanza del 16 novembre 2023. Al momento della proposizione del reclamo, quindi, il dottore Correale non aveva alcun interesse ad ottenere la riforma dell’ordinanza ex articolo 700 resa dal Tribunale in quanto lo stesso, a partire dal 16 novembre 2023, non può svolgere la professione medica e, quindi, anche l’incarico di direttore di Oncologia del Gom».
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Giornalista
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