Cosenza, la denuncia dei medici: «Noi in guerra al pronto soccorso, i nostri colleghi in ferie»

INTERVISTA | Parlano gli operatori sanitari del Dipartimento Emergenza-Urgenza: «Pazienti Covid parcheggiati senza dignità e senza poter offrire loro un’adeguata assistenza. Gli altri reparti dell’Annunziata sono semivuoti ed il personale è stato messo in ferie. Le tende di Occhiuto? Non servono a nulla: solo pubblicità»

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di Salvatore Bruno
12 novembre 2020
11:15

Hanno il volto stanco, tirato dalla tensione delle notti trascorse al capezzale di decine di malati Covid, sistemati alla bell’e meglio nei pochi spazi disponibili.

Situazione precipitata

Medici, infermieri ed operatori socio sanitari in servizio al pronto soccorso non ce la fanno più. Da giorni la situazione nel reparto di emergenza dell’Annunziata si sta aggravando. Adesso è completamente precipitata. Negli angusti spazi del Dipartimento al momento ci sono 44 pazienti parcheggiati in attesa di una destinazione. Accusano febbre e crisi respiratoria. Nel frattempo sono saltati tutti i percorsi per distinguere malati Covid dai no-Covid. Inoltre gli stessi medici devono operare per assistere pazienti infeti e non infetti.


Le inutili tende piazzate dal Comune

L’unica novità registrata nelle ultime ore è stato il montaggio di due tende in plastica della protezione civile, montate dal Comune di Cosenza non è chiaro a quale scopo: «Non servono a nulla, solo a farsi pubblicità» dice Federica Messineo, una delle dottoresse della prima linea, impegnata nella trincea di questa guerra combattuta non soltanto contro il Covid, nemico insidioso ed invisibile.

Immobilismo istituzionale

Ma anche contro l’immobilismo istituzionale, di chi dovrebbe assumersi la responsabilità di decisioni importanti e che invece traccheggia, muovendosi tuttavia in un più ampio e disarmante contesto di impreparazione generale e superficialità. Mentre la situazione è seria. Tremendamente seria.

Richiamate tutti i medici

I medici radunati in protesta davanti la sede dell’Azienda Ospedaliera rivelano un quadro drammatico, filtrato ai media soltanto parzialmente e che adesso che anche loro hanno rotto il silenzio, inizia ad assumere contorni sempre più chiari e preoccupanti. Dichiarano che personale di altri reparti, dove a causa della pandemia molte prestazioni sono state sospese, è stato messo in ferie. Ci si chiede allora che senso abbia promuovere una manifestazione di interesse per reclutare medici, il bando è stato pubblicato ieri dall’Azienda Ospedaliera di Cosenza, se i medici stessi sono già disponibili, alle dipendenze dell’Ente, ma spediti a casa o lasciati a ciondolare in reparti semideserti.

Lunga intervista

Ecco la lunga e circostanziata intervista rilasciata al nostro network da Federica Messineo, medico del pronto soccorso di Cosenza

Giornalista
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