Cosenza, il pasto della mensa fa discutere ma il peggio deve ancora venire

Negli istituti scolastici servito un piatto freddo a base di prosciutto e bocconcini per lo sciopero delle addette alla refezione. Tra due giorni terminerà il contratto e il servizio potrebbe essere interrotto 

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di Salvatore Bruno
13 gennaio 2020
22:13
Il pasto servito agli alunni
Il pasto servito agli alunni

Il piatto freddo a base di prosciutto cotto e bocconcini, servito oggi nelle mense scolastiche di Cosenza, ha suscitato la reazione indignata di qualche genitore, con tanto di fotografie pubblicate sui social.

Scelta in accordo con il Comune

La scelta, comunicata ai dirigenti degli istituti comprensivi, era stata preventivamente concordata con l’amministrazione di Palazzo dei Bruzi dalla Siarc, l’impresa affidataria del servizio, per fronteggiare lo sciopero degli addetti alla refezione, in arretrato di tre mensilità. La situazione non si sbloccherà finché l’azienda non provvederà al pagamento delle spettanze ai circa 25 operatori.


 

L'azienda ha problemi di liquidità

Il ritardo sarebbe riconducibile al credito di circa 800 mila euro vantato dalla Siarc nei confronti del Comune, moroso ormai da un anno, dal gennaio 2019. Nei prossimi giorni però, un altro problema potrebbe mettere a rischio la somministrazione dei pasti: il 15 gennaio scade la proroga contrattuale concessa nel novembre scorso alla scadenza dell’appalto. Il settore educazione ha attivato sul Mepa la procedura per l’affidamento del servizio fino al 31 maggio prossimo, ma i tempi stringono.

 

Il rischio di una interruzione

Si lavora per scongiurare una interruzione, anche momentanea che arrecherebbe disagio ai piccoli. Peraltro, attraverso l’acquisto dei blocchetti dei ticket, alcune famiglie hanno già preventivamente pagato anche per le prossime settimane.

Giornalista
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