Cosenza, presunta estorsione da 400mila euro: a processo i dirigenti della Repsol Italia

Rinviati a giudizio l'Ad ed il direttore commerciale della multinazionale operante nel settore dei carburanti e dei lubrificanti. Avrebbero vessato un imprenditore bruzio

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di Salvatore Bruno
26 maggio 2021
06:30
Il palazzo di giustizia di Cosenza
Il palazzo di giustizia di Cosenza

Il Gip del tribunale di Cosenza Piero Santese ha rinviato a giudizio due dirigenti della Repsol Italia Spa, multinazionale operante nel settore carburanti e lubrificanti. Si tratta di Sanjuan Sanchez Sarachaga, rappresentante legale a amministratore delegato, e di Giuseppe Marrazzo, direttore commerciale. Sono entrambi difesi dall'avvocato Salvatore Scuto del foro di Milano.

Pretesa estorsiva

Sono accusati di estorsione continuata ai danni dell'imprenditore consentino Francesco Gallo, rappresentato dall'avvocato Giampiero Calabrese. Secondo il pm Margherita Saccà, titolare delle indagini, i due dirigenti della Repsol, dietro la minaccia di interrompere, recedendo, tutti i rapporti economici, commerciali intrattenuti con la Gallo Petroli s.a.s avrebbero costretto Francesco Gallo ad accollarsi, nonostante l’assenza di alcuna ragione economica, parte del debito di una terza società per oltre 400 mila euro e a sottoscrivere titoli di credito pari a tale somma in assenza di alcuna controprestazione. «Mediante tale condotta – riporta l’atto di rinvio a giudizio – i due alti dirigenti della Repsol Italia Spa cercavano di procurarsi un profitto ingiusto». La prima udienza del processo è in calendario il prossimo 8 novembre.


Giornalista
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