Cosimo non dorme più all’aperto: la solidarietà di Paola gli ha dato un tetto
L'ultrasessantenne pugliese ha vagato senza meta per giorni, trascorrendo le notti all’aperto, prima di essere notato da alcuni cittadini che gli hanno messo a disposizione un riparo all’asciutto, nonostante in Comune gli uffici dei servizi sociali fossero stati informati della situazione
Presente in città da qualche tempo, Cosimo - ultrasessantenne pugliese proveniente da Napoli - ha dormito all’aperto per più di una settimana, trovando riparo lungo le scalinate che s’inerpicano dalla marina fino alle pendici del Santuario di San Francesco di Paola.
Partito da Lourdes, dove si è recato in pellegrinaggio in seguito alla perdita della casa, l’uomo ha vissuto una serie di peripezie che lo hanno infine portato sulle sponde del tirreno cosentino, la dove il viaggio reso possibile da un provvidenziale sciopero del personale viaggiante sui treni, ha avuto termine (anche se l’intenzione era quella di raggiungere Reggio Calabria).
Una volta sceso alla stazione più conosciuta della Calabria settentrionale, con in tasca soltanto qualche spicciolo, per l’uomo è subentrato il problema di dove trascorrere la notte, che per circa nove giorni è stato risolto, usando le parole del diretto interessato, «per strada».
L’incedere della stagione più fredda, aggravato dal maltempo degli ultimi giorni (che a Roma è costato la vita a due clochard), avrebbe continuato a funestare la pacifica permanenza di Cosimo, la cui presenza è stata finalmente notata da un gruppo di cittadini che, prontamente, hanno deciso di mobilitarsi per prestargli aiuto.
Avvisati i referenti dei servizi sociali comunali, il gruppo di amici si è messo alla ricerca di un riparo dove Cosimo potesse passare la notte, trovando in Gianluca Ceraldi l’unica persona in grado di offrirgli ciò che serviva. «Il locale è modesto - ha detto Gianluca - ed è un lascito familiare cui sono molto legato, dato che ha visto all’opera mio padre per tanti anni. Purtroppo non è dotato d’altro che di un letto, ma è tutto ciò che al momento sono in grado di offrire, per andare incontro alle esigenze di questo gentile signore che si trova in difficoltà».
A far da contraltare alla solidarietà dei privati cittadini – purtroppo - l’assenza delle istituzioni, con il comune risultato piuttosto elefantiaco sul da farsi, e all’atto di realizzare l’intervista, non ancora intervenuto ufficialmente.
Altro discorso per la mensa della Charitas, molto sollecita ad aprire le sue porte ad una persona in difficoltà.
Il cordone solidale che ha preso ad abbracciare Cosimo, si è via via allargato, coinvolgendo altri privati che hanno messo a disposizione ogni sorta di servizio utile a far sentire accolto l’uomo, che dalla doccia al taglio dei capelli, è stato costantemente circondato dall’affetto del centro storico, prima linea della città di Paola quando si tratta di aiutare il prossimo.