Il direttore dell'Istituto nazionale studi politici, economici e giuridici ricorda ai cittadini che uscendo di casa in piena emergenza coronavirus si rischia la morte e un procedimento penale
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Il direttore dell'Ispeg (Istituto nazionale studi politici, economici e giuridici), Alessandro Parrotta, mette in guardia i cittadini sui rischi che si corrono uscendo di casa e sulla possibilità di ritrovarsi, alla fine dell'emergenza coronavirus, con il casellario giudiziario "macchiato".
La contestazione penale per inosservanza dell’obbligo “stare a casa”, ricorda Parrotta, «per i trasgressori di ordinanze regionali e Dpcm legate all’emergenza Covid-19, esiste l’art. 260 Testo unico Sanità che prevede l’arresto fino a sei mesi e l’ammenda per chiunque non osservi un ordine legalmente dato per impedire l’invasione o la diffusione di una malattia infettiva dell’uomo, con conseguente procedimento penale. Questo in aggiunta alla sanzione amministrativa pecuniaria. Non mettiamo a rischio vita e casellario giudiziale in un sol colpo; restiamo a casa».