Covid, Mendicino si blinda: scuole chiuse, chiusi parchi e ville

Nuova ordinanza del sindaco del comune cosentino che scrive anche a Draghi e al ministro della Speranza per chiedere la riapertura degli ospedali dismessi o ridimensionati

di Redazione
12 aprile 2021
15:40

Il Covid non molla la presa e i sindaci corrono ai ripari. Così il sindaco di Mendicino, comune del Cosentino, Antonio Palermo «alla luce della grave situazione che si registra presso l’ospedale di Cosenza per mancanza di posti letto per malati Covid» ha deciso di optare per una nuova stretta emanando una nuova ordinanza in vigore da domani e fino al 25 aprile.

In particolare, è vietato l’accesso a villette, parchi giochi ed ogni altro luogo di socializzazione, pubblico e privato, che possa creare situazione di assembramento; sono vietate le visite ad amici e parenti, se non per motivi strettamente necessari all’assistenza di anziani o ammalati; è possibile muoversi solo dalle 5 alle 22 e si può uscire ed entrare nel nostro Comune solo per motivi di lavoro, salute e necessità; i bar e i ristoranti possono effettuare dalle 5 alle 22 solo asporto e consegne a domicilio; le attività commerciali sono tenute a far rispettare il contingentamento delle presenze all’interno dei locali, al fine di garantire il distanziamento sociale; è sospeso il mercato settimanale.


Disposta anche la sospensione della didattica in presenza in tutte le classi di ogni ordine e grado, garantita la didattica a distanza. L’attività motoria, incluse le passeggiate, è consentita solo in forma individuale e restano chiusi centri sportivi e palestre.

«Riaprire gli ospedali dismessi»

«Detto ciò, - scrive il sindaco - visto che continuo a pensare che la questione non possa essere risolta solo con “chiusure in eterno”, ho provveduto contestualmente a inviare una nuova lettera al presidente del Consiglio Mario Draghi, al ministro della Salute Roberto Speranza, al commissario alla Sanità in Calabria Guido Longo e al Presidente ff della Regione Antonino Spirlì, per chiedere nuovamente la riapertura immediata di tutti gli ospedali dismessi o ridimensionati in questi anni, come quelli nella provincia di Cosenza di Acri, Trebisacce, Cariati, San Giovanni in Fiore, Scalea, Praia a Mare, San Marco Argentano, Lungro, Mormanno, ecc ecc, incluso quello da Campo di Vaglio Lise; l’aumento urgente di posti letto nei reparti di rianimazione, terapia intensiva e subintensiva, e Covid, dotandoli immediatamente di tutte le attrezzature necessarie; l’assunzione immediata di personale medico e paramedico necessario agli ospedali attraverso procedure emergenziali e a seguire lo sblocco definitivo del turn-over;  il potenziamento dei presidi di medicina territoriale e delle Usca; l’avvio dei lavori del nuovo ospedale di Cosenza, fermo al palo da anni a causa di mere contrapposizioni politiche mentre la gente continua a non avere un luogo sicuro ed idoneo dove potersi curare.

E visto, infine, che come sappiamo l’unica soluzione per sconfiggere il virus, accanto ad avere un sistema sanitario che funzioni, è aumentare le vaccinazioni, ancora una volta ho chiesto che sia affidato ai Sindaci nei loro Comuni il compito di somministrare, attraverso i medici di base, a tutti i cittadini residenti le dosi nei centri vaccinali già allestiti per gli over 80, fornendogli quotidianamente e senza ulteriori ritardi i vaccini necessari.

Mi auguro che queste richieste, che è l’ennesima volta che reitero a Governo e Regione, vengano accolte.Altrimenti insieme ai colleghi Sindaci immagineremo nuove e più eclatanti forme di protesta per far sentire la nostra voce e quelle delle comunità da noi amministrate».

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