Covid, sindaco di Rende: «Sistema sanitario al collasso, la Regione istituisca tavolo permanente»

Marcello Manna: «Contagi in crescita nella provincia di Cosenza e se il picco fosse peggiore noi primi cittadini non saremmo preparati a fronteggiarlo»

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13 aprile 2021
17:23
Marcello Manna
Marcello Manna

«Ad oggi i contagi da Covid sono in crescita tra Rende e Cosenza e, parimenti, il sistema sanitario regionale è al collasso. Non avrebbero i commissari potuto fare più di quanto svolto in soli due mesi dalla nomina. La Regione deve istituire subito un tavolo permanente perché se il picco fosse peggiore della attuale situazione noi sindaci non saremmo preparati a fronteggiarlo».

A dichiararlo è il sindaco di Rende Marcello Manna. «I numeri dei contagi in Calabria sono altissimi - prosegue Manna - e i dati restituiti dall'Asp sono sottostimati. Siamo entrati in zona arancione sulla base di dati raccolti nelle scorse settimane che a pieno titolo sono rientrati tra i 21 indicatori individuati dai tecnici e dal ministero. Un algoritmo ci ha spinto a credere che stia andando tutto bene, ma lo scenario in Calabria e in particolare nella provincia di Cosenza è allarmante. Ambulanze attendono in fila per ore nella speranza di favorire una degna assistenza ai pazienti che giungono in condizioni disperate in Ospedale. Non è garantita alcuna forma di cura domiciliare in grado di scongiurare che il quadro clinico precipiti rapidamente. Si registrano nelle ultime ore ben due decessi di malati che non sono nemmeno riusciti a varcare l'ingresso del pronto soccorso. Per questo ieri, noi sindaci, abbiamo ribadito che si debba ragionare in termini di emergenza: siamo in trincea, ci troviamo dinanzi a una situazione mai vissuta prima d'ora. C'è bisogno di strutture che diminuiscano la pressione negli ospedali, c'è bisogno di un piano straordinario di assunzioni del personale sanitario», ha proseguito il primo cittadino.


«Ammesso e non concesso che sia ancora tollerabile far ricadere ulteriori sacrifici sulle cittadine e sui cittadini, senza prospettare loro una valida e perdurante via d'uscita - sostiene ancora Manna - le uniche misure maggiormente restrittive che i sindaci possono adottare in deroga al vigente Dpcm sono ben poche. A malincuore a Rende, così come in molti altri comuni della provincia, si è scelto di adottare la Dad, ma l'ordinanza che la dispone, qualora si dovesse scegliere di esercitare il legittimo potere di ricorrere, sarà con molta probabilità impugnata dal nostro Tar».

«Dobbiamo ora più che mai - conclude il sindaco di Rende rivolgendosi ai cittadini - seguire le norme antivirus, evitare gli assembramenti, mantenere comportamenti che ci permettano di evitare possibili contagi: proteggersi significa anche proteggere i nostri cari. Aumenteremo anche la sorveglianza sul nostro territorio: abbiamo già attivato controlli più serrati da parte del nostro corpo municipale in sinergia con le forze dell'ordine».

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