Sicurezza

Allarme criminalità a Scalea, la Prefettura invia le forze speciali. Il sindaco: «Massima fiducia nello Stato»

VIDEO | La decisione è arrivata nel corso di una riunione che si è tenuta a Cosenza, dove Perrotta è stato convocato all'indomani del drammatico incendio di probabile matrice dolosa che ha distrutto un esercizio commerciale del posto

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di Francesca  Lagatta
3 febbraio 2024
19:08

Incremento di forze dell'ordine, invio di squadre speciali di ogni reparto e maggiore controllo del territorio. È la ricetta della Prefettura di Cosenza, guidata dal prefetto Vittoria Ciaramella, per provare ad arginare il fenomeno sempre più dilagante della criminalità nella città di Scalea e in tutto il territorio dell'alto Tirreno cosentino.

La decisione è arrivata nel corso di una riunione che si è tenuta lo scorso primo febbraio nel capoluogo bruzio, alla presenza dei rappresentanti provinciali delle forze dell'ordine e del sindaco di Scalea, Giacomo Perrotta. Quest'ultimo era stato prontamente convocato in Prefettura dopo che l'amministrazione da lui guidata, attraverso una lettera inviata dal vicesindaco Annalisa Alfano, aveva fatto richiesta di un incontro urgente all'indomani dell'ultimo, vile atto che ha scosso la città: un incendio di probabile matrice dolosa che ha devastato un esercizio commerciale e messo a repentaglio decine di famiglie che abitano nello stesso stabile, colte nel sonno e messe in salvo dall'arrivo repentino di una squadra di vigili del fuoco.


L'attenzione delle istituzioni

«Colgo l'occasione per ringraziare pubblicamente il prefetto - ha detto il primo cittadino scaleoto -, così come rappresentanti delle forze dell'ordine, nonché l'onorevole Wanda Ferro, la quale mi ha chiamato direttamente dal Viminale il giorno stesso dell'evento incendiario. Le congiunture temporali impongono tanta forza, tanto coraggio, ma soprattutto unione e non soltanto del popolo di Scalea, perché gli eventi che hanno reso necessario questo comitato provinciale di ordine e sicurezza coinvolgono l'intero territorio dell'alto Tirreno cosentino. Quello che fa paura alla popolazione, e che incute timore anche a chi amministra, è questa escalation, questa vicinanza degli eventi e soprattutto le modalità».

La fiducia nello Stato

«Lo ripeto, questo è il momento dell'unione, dell'unità, ma soprattutto della fiducia massima nello Stato e nelle forze dell'ordine - ha poi aggiunto Perrotta -. Non dimentichiamo che anche quando non vediamo le forze dell'ordine, loro lavorano e lavorano tanto. L'attenzione mai sopita dello Stato è presente sul Tirreno cosentino anche oggi. Ho poi rappresentato anche in sede di comitato la necessità di programmare l'imminente stagione estiva - ha concluso -, dobbiamo programmarla soprattutto a livello di sicurezza».

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