Nel carcere di Crotone il ricordo delle vittime innocenti di mafia: i detenuti leggono i nomi dei calabresi uccisi
L'iniziativa è stata promossa da Libera insieme alla direzione della casa circondariale. I reclusi hanno anche letto alcuni pensieri sul tema scritti da loro stessi
«Il sacrificio di queste vittime innocenti deve essere da monito per i nostri figli affinché le stragi di mafia finiscano una volta per tutte». Sono le parole pronunciate da uno dei detenuti del carcere di Crotone in occasione della Giornata della memoria e dell'impegno promossa da Libera per le vittime innocenti delle mafie.
I detenuti hanno letto i nomi di alcuni calabresi uccisi dalla 'ndrangheta ed espresso i loro pensieri sulle stragi di mafia. L'iniziativa è stata organizzata nell'ambito di un protocollo d'intesa tra Libera la casa circondariale di Crotone.
«Questo di oggi - ha detto Antonella Marazziti, coordinatrice provinciale di Crotone di Libera - rappresenta un messaggio importante perché per la prima volta viene lanciato dalla casa circondariale di Crotone, che insieme alla nostra associazione ha intrapreso già da qualche tempo una serie di percorsi, che vanno dallo sport alle attività sociali. Siamo soddisfatti di questa partnership. Il ruolo di Libera è quello di indicare le strade giuste perché non si può assolutamente fare finta di nulla e non sapere da che parte stare».
«I detenuti - ha detto la direttrice del carcere, Maria Stella Fedele - hanno scritto di loro pugno nelle celle i pensieri che hanno letto». «La mafia - ha detto un altro detenuto - è un cancro, ma è diversa dalla malattia. Quest'ultima, la maggior parte delle volte, non ti lascia speranza. La mafia invece si può debellare denunciando».