Omicidio Parretta a Crotone, l'assassino “si sentiva spiato” dalla famiglia di Giuseppe

Questo sarebbe il movente del delitto del giovane 18enne. I dettagli illustrati nel corso di una conferenza stampa
di Giuseppe Laratta
14 gennaio 2018
12:42
La conferenza stampa a Crotone
La conferenza stampa a Crotone

Morire a 19 anni per dissidi maturati negli ultimi tempi: è la triste motivazione che sta dietro l'omicidio di Giuseppe Parretta, che ha perso la vita nel pomeriggio di sabato per mano di Salvatore Gerace, 57enne crotonese, dirimpettaio della vittima. Quest'ultimo, a quanto riferito dalla Polizia pitagorica in una conferenza stampa tenutasi questa mattina, si sarebbe sentito spiato dalla famiglia del ragazzo, tant'è che ci sono stati alcuni incontri nei giorni precedenti all'accaduto con la madre della vittima.

 


La situazione sarebbe degenerata sabato pomeriggio e, da quanto appreso dalle dichiarazioni dei testimoni che hanno assistito al fatto da parte della Polizia, il Gerace sarebbe entrato nell'abitazione di Parretta in via Ducarne – nel centro storico di Crotone - esplodendo dei colpi di pistola. Il ragazzo avrebbe cercato di fronteggiarlo facendo anche da scudo ai presenti – ovvero la fidanzata, la madre, il fratello e la sorella - e li c'è stata una vera e propria esecuzione, dove il Gerace – secondo gli inquirenti – avrebbe esploso a distanza ravvicinata due colpi di pistola, di cui uno ha raggiunto in pieno petto Parretta. In totale sono stati sparati quattro-cinque colpi d'arma da fuoco, due letali come detto, e altri che hanno colpito il 19enne alla spalla e di striscio su un fianco.

 

Una volta commesso il crimine, il Gerace è rientrato nella sua abitazione accanto al luogo del delitto e ha atteso l'intervento delle forze dell'ordine. Ha aperto poi alle forze dell'ordine e ha indicato nella propria stanza da letto l'arma usata per sparare, una pistola con matricola abrasa. Ha consegnato anche delle cartucce e altre ne sono state rinvenute dopo una perquisizione.

 

Il 57 enne – secondo quanto riferito dagli uomini della Questura – è un soggetto con vari precedenti di Polizia per rapina, spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione di armi. Per questa triste vicenda, il sindaco Ugo Pugliese ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali. Oggi pomeriggio alle 18, in piazza della Resistenza, è prevista una fiaccolata.

 

Giornalista
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