Violenza di genere

Da Roma alla Calabria per raggiungere la ex nonostante divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico: arrestato

Il dispositivo si era scaricato e la donna si sarebbe salvata grazie all'intervento dei carabinieri allertati da una chiamata al 112. L'uomo si trova ora in carcere a Castrovillari

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di Matteo Lauria
9 gennaio 2024
14:27

Nella giornata di ieri, i carabinieri della Sezione Radiomobile del Reparto territoriale di Corigliano Rossano hanno arrestato un giovane che ha trasgredito le misure cautelari dell'allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla parte lesa, sfociando in una potenziale tragedia. Il protagonista di questo episodio era stato precedentemente arrestato nel settembre scorso dai carabinieri della Compagnia di Roma Palestrina. I motivi erano la reiterazione di comportamenti violenti e le lesioni inflitte alla sua convivente. Di fronte a tali gravi accuse, i magistrati decisero di applicargli un dispositivo elettronico che avrebbe dovuto segnalare alla vittima ogni suo avvicinamento.

In un'incredibile coincidenza, il sistema elettronico di rilevamento della presenza della donna si è scaricato proprio nel momento in cui l'uomo si stava dirigendo verso la sua nuova residenza a Corigliano. La donna, ignara del pericolo imminente, avrebbe corso seri rischi se non fosse stato per l'intervento tempestivo dei carabinieri. I momenti di paura, che avrebbero potuto trasformarsi in qualcosa di molto più grave, sono stati fermati grazie alla rapida risposta dei militari dell'Arma, che sono giunti sul luogo in seguito alla richiesta di aiuto tramite il numero di emergenza pubblica 112.


Dopo aver bloccato il giovane extracomunitario, i carabinieri hanno proceduto con gli accertamenti del caso e la verifica dei sistemi elettronici applicati. La finalità di questi dispositivi era chiara: segnalare alla vittima il pericolo rappresentato dall'autore dei maltrattamenti precedenti. Convergendo su indizi di colpevolezza, i carabinieri hanno proceduto all'arresto del soggetto indiziato, che è stato successivamente associato presso la Casa circondariale di Castrovillari. Qui rimarrà a disposizione dei magistrati della Procura, i quali dovranno valutare la sua posizione nell'ambito di un procedimento che, al momento, si trova ancora in una fase di indagine

Giornalista
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