Fatture gonfiate per incassare fondi europei, sequestri nella Sila crotonese

La Guardia di finanza ha contestato cinque differenti finanziamenti, ottenuti dalla programmazione comunitaria, e indirizzati alla ristrutturazione di un albergo. Sigilli a beni per 1 milione e 200mila euro 

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di Luana  Costa
16 giugno 2020
12:04

Il pericolo è quello di una possibile distrazione del patrimonio, così la Procura della Corte dei Conti della Calabria ha disposto il sequestro di immobili, conti correnti bancari, certificati di depositi e buoni fruttiferi intestati agli imprenditori Armando, Francesca e Salvatore Scalise (tutti nati a Crotone) e nei confronti della società Scalise Sport Group. Il sequestro preventivo operato dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Crotone ha un importo complessivo di un milione e 200mila euro richiesto dalla sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti a seguito di un'indagine istruita dalla Procura di Cosenza. 

L'accusa di truffa allo Stato

L'accusa - nei confronti degli indagati - è quella di truffa ai danni dello Stato e, in particolare, di aver usufruito di fondi comunitari del Por Calabria per ristrutturare un albergo sito nella Sila crotonese. Un'operazione che nascondeva una truffa, secondo le indagini svolte dalle Fiamme Gialle crotonesi, e confluite nel gennaio scorso in un avviso di conclusione delle indagini a carico di sei persone e in tre segnalazioni alla Corte dei Conti per danno erariale. 


Le attività delle Fiamme Gialle

Le attività della Guardia di Finanza erano scaturite da alcune segnalazioni pervenute dalla Banca d'Italia, su movimentazioni sospette che hanno infine fatto emergere irregolarità riguardanti fatture per operazioni inesistenti, fittizie cessioni di beni già in uso, rendicontazioni di spese per importi sovrafatturati e distrazione di beni acquistati. In totale le Fiamme Gialle erano giunte a contestare cinque differenti finanziamenti ottenuti dalla società attraverso i canali della programmazione comunitaria Por 2007/2013. I finanziamenti sarebbe dovuti servire per realizzare lavori di ammodernamento e ristrutturazione di un albergo nella sila crotonese. 

 

Il sequestro

Quelle somme oggi sono state poste sotto sequestro preventivo. In particolare, si tratta di svariate unità immobiliari situate nel comune di Crotonei in località Trepidò e a Villagio Palumbo, oltre a conti correnti e bancari, conti deposito titoli ed obbligazioni intestati a Armando, Francesca e Salvatore Scalise citati dalla Procura della Corte dei Conti e invitati a comparire il prossimo luglio dinnanzi la sezione Giurisdizionale. 

Giornalista
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