L’allarme

Due anni di Covid hanno azzerato la prevenzione delle altre malattie, l’oncologo Milito: «Pagheremo il conto»

A San Giovanni in Fiore l'ultima tappa cosentina della carovana Komen. Il Covid manager dell'Asp bruzia: «Occorre riportare l'attenzione delle strutture sanitarie anche sulle altre patologie»

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di Salvatore Bruno
14 gennaio 2022
19:00

I camper della carovana della prevenzione, attrezzati con un mammografo di ultima generazione e poi con ecografi ginecologici e senologici ed ambulatori mobili per le visite internistiche e di gastroenterologia, dopo gli appuntamenti di Praia a Mare e Roggiano Gravina, hanno fatto tappa nel cuore della Sila, a San Giovanni in Fiore.

Nuovo hub vaccinale

Circa un migliaio gli utenti complessivamente ricevuti nella tre giorni in provincia di Cosenza organizzata da Komen, la fondazione del policlinico Gemelli, in sinergia con l’Asp di Cosenza e diverse associazioni di volontariato. La sfida è anche quella di riportare l’attenzione sulla necessità di erogare livelli essenziali di assistenza per la cura di tutte le patologie, drammaticamente trascurate con l’epidemia da Covid. L’iniziativa è coincisa con l’inaugurazione di un nuovo hub vaccinale ospitato nel Centro Florens, destinato a diventare un punto di riferimento anche per altri servizi di contrasto al coronavirus.


Prevenzione su larga scala

«Concentreremo in questa bella e funzionale struttura la sede dell’Usca e quella dell’Assistenza Domiciliare» ha spiegato Sisto Milito, medico oncologo responsabile scientifico Komen per la Calabria e recentemente nominato Covid Manager per l’Azienda Sanitaria bruzia. «Abbiamo voluto rafforzare il concetto di prevenzione – ha aggiunto - quindi prevenzione del Covid ma anche prevenzione dei tumori e di altre gravi patologie, finite inevitabilmente negli ultimi due anni, con l’essere trascurate proprio in seguito all’esplosione della pandemia».

L'oncologo: «Pagheremo un prezzo molto alto»

«È arrivato il momento di tornare alla normalità, vaccinandoci tutti, e di riportare l’attenzione sulle altre malattie tra cui soprattutto quelle oncologiche e cardiovascolari – ha sottolineato Milito - Si continua a morire di tumore, di infarto, di diabete e di altro. Pagheremo un prezzo molto alto per il drastico taglio di screening e controlli: tra poco ci troveremo di fronte ad una mole di pazienti sofferenti di patologie gravi, acute e croniche, in stadio avanzato».

Uno sguardo verso l’ospedale di San Giovanni

Con l’Azienda Sanitaria si lavora anche per riportare nell’ospedale di San Giovanni in Fiore le funzioni già previste per questo presidio di montagna: «Stiamo lavorando in sinergia anche con il commissario Roberto Occhiuto – ha detto tra l’altro la sindaca Rosaria Succurro - A breve prenderà servizio un chirurgo: sarà un punto di partenza per riavviare a pieno regime le attività del nosocomio».

Giornalista
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