Ex tribunale di Rossano, i movimenti civici: «La politica ha fallito»

Non si placa la polemica sull’interrogazione parlamentare e la risposta del ministro Bonafede. Quest'ultimo aveva richiamato la necessità di una legge per la nuova istituzione del presidio di giustizia 

28 gennaio 2021
10:29
Protesta Gav (Roma 2017)
Protesta Gav (Roma 2017)

Tiene banco la questione dell’interrogazione parlamentare con risposta scritta presentata dalla deputata Elisa Scutellà e la successiva risposta del guardasigilli Alfonso Bonafede che ha liquidato la pratica dell’ex tribunale di Rossano richiamando la necessità di una legge ad hoc per la sua nuova istituzione. Allo scontro politico si uniscono le reazioni del movimentismo civico: sia il Comitato Magna Graecia sia il Gav (gruppo d’Azione per la verità sul tribunale di Rossano) i quali stigmatizzano le condotte del M5S, della parlamentare e del ministro.

Sottaciuta la questione morale 

Per i rappresentanti della Magna Graecia si è volutamente sottaciuta la questione morale e delle presunte carte false poste in essere all'epoca dei fatti pur di chiudere il solo presidio di Rossano, oltre ad alcuni dati ritenuti inconfutabili: «Non si parla di un tribunale, quello di Castrovillari, pensato e costruito per 120mila abitanti e non già per 250mila; si tace sulle contraddizioni di una storia che grida vendetta, dove da un lato si ritiene capiente l’attuale presidio di Castrovillari, dall’altro si ipotizza il riutilizzo del vecchio tribunale del Pollino per mancanza di spazi. Dato confermato da un recente incarico che il presidente dell’Ordine degli avvocati diede a un professionista per ricavare nuovi spazi».


Rilevate nella nota, «le carenze strutturali dell’attuale presidio di Castrovillari, ai limiti della agibilità e le infiltrazioni di acqua piovana che costantemente si ripetono». Altri aspetti sottolineati mettono in discussione i criteri utilizzati nel disegnare le circoscrizioni: «Non si comprende come mai le aree dell’alto jonio (Trebisacce e dintorni) le si facciano volutamente ricadere su Castrovillari nella consapevolezza che le distanze tra l’Alto Jonio e Corigliano-Rossano siano più agevoli e ridotte». Tra interrogato e interrogante non si è messo in evidenza il dato secondo cui «Castrovillari è ben collegata a Cosenza da un’autostrada  e che Paola (sede di Tribunale) da Cosenza dista appena 20 minuti di auto, mentre Corigliano-Rossano dista da Castrovillari 70 chilometri.

I silenzi di Scutellà dopo la risposta del ministro 

Il Gav punta l’indice contro un Governo «che si rimangia quanto scritto nel vecchio contratto giallo verde, al punto 12, dove si prevedeva la revisione della geografia giudiziaria, che non significa istituire nuovamente tutti i tribunali soppressi, ma rivedere gli scriteriati perimetri dei fori. La risposta del ministro Bonafede è la definitiva conferma del fallimento della politica nel territorio dell’alto jonio cosentino, storicamente abbandonato da tutti e da sempre trascurato dalla politica che conta.  Non sorprende neanche il silenzio e l’indifferenza mostrata dall’on. Scutellà che all’indomani della risposta data da Bonafede alla sua stessa interrogazione non ha avvertito l’esigenza “morale” di informare i suoi concittadini ancor prima che i suoi elettori. Si sa i parlamentari non hanno “vincolo di mandato” e lei, assieme al nutrito gruppo dei cinque stelle di questo territorio, non fa eccezione, sebbene le poche volte che ha degnato la sua terra di una qualche attenzione si è presentata come paladina di questa causa, dando vita ad un gruppo interparlamentare a questo punto inutile e soprattutto mero escamotage da dare in pasto ai noi poveri illusi viste le reali intenzioni del ministro e del governo».

 

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