L’allarme

Fine stato di emergenza Covid: «Senza conferma di personale e strutture il peso ricadrà sugli ospedali»

A lanciare l'allarme è il dirigente del dipartimento di prevenzione dell’Asp di Reggio Calabria Sandro Giuffrida: «Contagi e ricoveri non si sono fermati» (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Elisa Barresi
24 marzo 2022
07:48

«La regione Calabria in questo momento continua ad avere un numero elevato di casi e Reggio è apparentemente la provincia con più alto numeri di casi». Queste le parole del dirigente del dipartimento di prevenzione dell’Asp di Reggio Calabria Sandro Giuffrida che conferma come sia ancora nel pieno l’emergenza covid.

I casi continuano ad aumentare e la provincia reggina è quella che il processa più tamponi, registrando un numero elevato di contagi, ma con la fine dello stato di emergenza la situazione potrebbe peggiorare. «Se è vero che il 31 marzo finisce l’emergenza – spiega Giuffrida – è anche vero che sia a livello nazionale che regionale non sono stati presi provvedimenti atti a mantenere in funzione tutti le postazioni sanitarie e e gli operatori sanitari che nel corso dell’ultimo anno e mezzo sono state messe in campo sia come attività sia come disponibilità come operatori».


E se il presidente Occhiuto ha preso posizione chiedendo una proroga dei contratti al personale sanitario fino al 30 giugno l’assenza di posizioni certe preoccupa l’Asp già fortemente provata dei contagi. «Nel caso in cui non fosse prorogato sarebbe un segnale, ovvero: interrompiamo completamente tutte le attività di tracciamento dei casi, di monitoraggio del territorio, con le conseguenze certe che gli unici dati che avremmo sarebbero quelli relativi ai ricoveri ospedalieri che continueranno ad esserci come stiamo vedendo purtroppo».

Giornalista
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