Frode da 167 milioni: coinvolto un imprenditore cosentino

La guardia di finanza di Reggio Emilia ha passato al setaccio l’azienda del 67enne calabrese scoprendo una serie di illeciti tributari e 32 milioni di euro di Iva non versata

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26 luglio 2018
13:53

Una frode fiscale da 167 milioni. Sono stati necessari mesi di indagini, accertamenti e una successiva verifica fiscale della Guardia di Finanza di Reggio per individuare una società con sede a Poviglio (Reggio Emilia), utilizzata da un imprenditore calabrese per ottenere, secondo le accuse, indebiti rimborsi Iva ed evadere sistematicamente le imposte. Il 67enne, residente nel Cosentino, già noto alla Finanza reggiana per precedenti in materia fallimentare, è stato denunciato alla Procura di Reggio Emilia per reati tributari.

 


La situazione contabile della società è apparsa grave fin da subito: costi iscritti in bilancio in assenza di idonea documentazione; ingenti crediti Iva ottenuti senza aver svolto alcuna attività economica presso la sede dichiarata; omissioni contabili e fiscali che qualificano la società come "evasore totale", avendo omesso di presentare la dichiarazione dei redditi relativa all'anno 2016; coinvolgimento della società stessa e del suo amministratore in complesse indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Cosenza. Peraltro la società aveva repentinamente cambiato l'attività svolta, abbandonando, circa un anno fa, il settore dell'edilizia per passare al commercio all'ingrosso di prodotti non alimentari. Una differenza di categoria economica troppo evidente per non destare sospetti. I finanzieri contestano inoltre all’imprenditore cosentino ingenti costi indebitamente dedotti e basi imponibili sottratte a tassazione per importo complessivo di oltre 135 milioni di euro, nonché circa 32 milioni di euro di maggiore Iva dovuta.

 

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