Le indagini

Furti in supermercati di Calabria e Sicilia, sgominata banda nel Reggino: arrestate 7 persone

Una vera e propria associazione che tra il 2019 e il 2022 avrebbe compiuto un numero indeterminato di furti. Gli indagati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari

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di Redazione
24 agosto 2022
12:07

Questa mattina i carabinieri della Compagnia di Locri, coadiuvati dai militari del Comando provinciale di Reggio Calabria, hanno arrestato 7 persone. I soggetti tutti di origine rumena e dimoranti nella città di Reggio Calabria sono ritenuti responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti.

Il provvedimento, emesso dall’ufficio del gip presso il Tribunale di Locri su richiesta della locale Procura della Repubblica, trae origine dagli esiti dell’indagine sviluppata – a partire dallo scorso mese di marzo – dai carabinieri di Bovalino attraverso la meticolosa attività di analisi dei dati investigativi rilevati dai fatti denunciati in occasione di diversi furti perpetrati in alcuni supermercati della Locride.


Fondamentali per le indagini sono risultate le immagini degli impianti di video sorveglianza degli esercizi commerciali coinvolti e dei sistemi di rilevazione targhe diffusi sul territorio, nonché con le informazioni rilevate dalle Banche dati in uso, che hanno consentito di acquisire gravi elementi indiziari su una vera e propria associazione che, tra il 2019 e il 2022, avrebbe compiuto un numero indeterminato di furti all’interno di supermercati ubicati in varie province della Calabria e della Sicilia.

Gli esiti emersi dalle indagini condotte, hanno permesso infine di raccogliere gravi indizi di reità nei confronti degli odierni indagati e, sulla base anche dell’ipotesi d’accusa accolta dal gip, di ricostruirne il modus operandi. Gli indagati, infatti, avrebbero agito prevalentemente in coppia e in maniera coordinata, entrando nei negozi a distanza di alcuni minuti dagli altri sodali, occultando la merce sottratta mediante l’utilizzo di indumenti ampi adatti allo scopo o all’interno di borse e zaini per poi recarsi alla cassa per pagare solo merce di poco valore, consentendo contestualmente all’altra coppia di compiere la stessa attività di sottrazione della merce.

Il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e debbono essere acquisite le versioni difensive degli indagati che sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.

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