Giancarlo Pittelli si dichiara innocente. Udienza di cinque ore al Riesame

In videoconferenza da Nuoro dove si trova recluso, il penalista ed ex parlamentare ha proclamato la sua estraneità ai fatti che gli vengono contestati. Stessa tesi sostenuta dall’avvocato Francesco Stilo, anche lui in carcere

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di Luana  Costa
9 gennaio 2020
20:41

Ha assistito in videoconferenza dal carcere di Nuoro, dove si trova attualmente recluso all'udienza in cui si è discussa della revoca della sua misura cautelare, Giancarlo Pittelli; il noto penalista ed ex parlamentare catanzarese coinvolto nella maxi inchiesta Rinascita Scott istruita dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.

 


È solo intorno alle 18.30 che infatti ha avuto inizio l'udienza dinnanzi al Tribunale del Riesame durante il quale il collegio difensivo, composto dagli avvocati Salvatore Staiano, Enzo Galeota e Guido Contestabile, ha chiesto la scarcerazione di Giancarlo Pittelli accusato di associazione mafiosa. Secondo la ricostruzione della Procura il penalista sarebbe organico alla cosca Mancuso, ne avrebbe curato gli interessi rendendosi punto di collegamento tra questa e le istituzioni.

 

Al suo arrivo all'aula bunker avvenuto attorno alle 16.30 l'avvocato Salvatore Staiano non ha voluto rilasciare dichiarazioni. L'udienza fiume si è protratta per oltre cinque ore e si è conclusa solo a serata inoltrata, attorno alle 23.45. Giancarlo Pittelli ha reso dichiarazioni spontanee respingendo tutte le accuse mosse e reclamando la propria innocenza.

 

L'ordinanza di conferma o revoca della misura cautelare dovrà essere emessa entro lunedì, così come si attende l'esito dell'udienza tenuta stamani e durante la quale si è discussa la posizione dell'avvocato Francesco Stilo, anche lui considerato interno alla cosca Mancuso e recluso in carcere a Catanzaro.

 

Stilo era presente in aula e ha reso spontanee dichiarazioni. La difesa si è concentrata, in particolare, sulle conversazioni captate in carcere al presunto boss di Zungri Giuseppe Accorinti che avrebbe elogiato l'avvocato per le sue qualità. Secondo l'avvocato Stilo e Chiodo, le dichiarazioni non esuberebbero la normale funzione di legale ed è stato pertanto richiesto l'annullamento dell'ordinanza di custodia cautelare per insussistenza di gravi indizi di colpevolezza sia in relazione all'ipotesi associativa sia all'accusa di corruzione. L'udienza si è conclusa intorno alle 19.30 di stasera.

 

Luana Costa

Giornalista
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