La conferenza

Il libro bianco delle infrastrutture in Calabria, Unioncamere: «Dopo tanti anni pretendiamo le grandi opere»

VIDEO | Raccolte le istanze del territorio e del sistema produttivo. Stilata una lista delle priorità, l'assessore Mauro Dolce ha garantito: «Dalla Regione il massimo impegno». Sulla statale 106: «Il prossimo mese sarà completata la progettazione»

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di Luana  Costa
10 ottobre 2022
17:45

«Oggi dico quasi che le pretendiamo queste grandi opere per avere una Calabria al pari delle altre regioni del nord Italia». Così il presidente di Unioncamere Calabria, Antonino Tramontana, nel corso della presentazione del libro bianco, documento che racchiude in ordine di priorità le grandi infrastrutture di cui la regione dovrebbe dotarsi per ridurre il gap che la separa dal resto d'Italia.

Il libro bianco

Il libro bianco è il frutto di una fitta interlocuzione avviata con i territorio e con il sistema produttivo ed economico calabrese che ha indicato tra le priorità innanzitutto la necessità di superare la marginalità geografica, che rappresenta oggi il principale impedimento allo sviluppo del tessuto imprenditoriale. Secondariamente, il potenziamento della mobilità interna e infine la realizzazione di opere sostenibili e intermodali. «Rispetto alle regioni del nord Italia noi siamo meno infrastrutturati - ha ricordato Tramontana - e quindi far sentire questa voce, la voce del sud che arriva dal sistema economico verso un Governo che oggi si sta formando secondo me è condizione fondamentale per ottenere una interlocuzione sempre più decisa e riuscire a realizzare queste opere di cui davvero si parla da tanto tempo».


Le priorità 

Attraverso la costituzione di sei tavoli tematici è venuta fuori una classificazione delle opere in ordine di priorità. Tra quelle di valenza sovraregionale e regionale si annoverano, ad esempio, l'alta velocità, l'adeguamento della statale 106 ionica e la trasversale di collegamento tra Catanzaro e Lamezia Terme, il completamento dell'autostrada A2, il miglioramento dell'accessibilità al porto di Gioia Tauro con la realizzazione del gateway ferroviario e il rafforzamento del sistema aeroportuale e della portualità turistica. 

Il porto di Gioia Tauro

All'iniziativa ha partecipato anche l'assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria, Mauro Dolce, che ha illustrato il contesto entro cui si muove la regione: «In generale le infrastrutture sono un motore di sviluppo e la Calabria ha bisogno di sviluppo. Per questo ci stiamo impegnando tantissimo per portare avanti quelle infrastrutture fondamentali, quali l'alta velocità, la strada statale 106 così come la ferrovia ionica e ovviamente i porti. Il porto di Gioia Tauro è una eccellenza dal punto di vista del trasbordo deve trasformarsi o evolversi come un porto anche capace di accogliere merci e trasportarle possibilmente via ferrovia e via gomma, laddove è necessario».

«In questi ci stiamo impegnando tanto - ha aggiunto ancora l'assessore - sappiamo che Ferrovie stanno sviluppando il gateway e già sono partiti diversi treni. Quindi l'impegno della giunta Occhiuto e il mio personale è quello di realizzare queste opere che sono in parte già progettate o in corso di progettazione avanzata perchè il problema della Calabria è quello di riuscire a mettere a terra le opere».

La statale 106

Per quel che riguarda la statale 106 l'assessore ha spiegato che «la statale 106 è la prorità che mi sono posto quando ho assunto questo incarico. Stiamo lavorando a stretto contatto con Anas perché i progetti vadano avanti rapidamente. Nel prossimo mese tutta la progettazione da Sibari a Catanzaro sarà completata e portata anche al parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, è un buon risultato. Così come è un buon risultato avere un quadro complessivo di tutta la statale 106, già fatto. Quindi abbiamo l'idea di come può completarsi anche a sud di Catanzaro».

«Tra le priorità noi abbiamo il tratto Crotone-Cutro, già finanziato come opera bandiera e sarà il primo ad essere sottoposto al parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e poi si andrà a seguire. Una volta che c'è la progettazione pronta saremo in grado di intercettare i finanziamenti che si renderanno disponibili nel prossimo futuro. Speriamo che ce ne siano, ma questo non dipende solo da noi». 

Alta velocità 

Sul versante Alta Velocità invece ha precisato come: «fare una opera ferroviaria non è mai facile. Ci sono dei vincoli molto forti dal punto di vista progettuale per cui a volte anche i desiderata locali non sono facilmente soddisfacibili. Quindi bisognerà trovare il giusto compromesso per non incidere troppo sugli interessi locali ma lì c'è un interesse nazionale e sovranazionale sulla galleria Santomarco perchè è molto importante sia per il traffico merci sia il traffico passeggeri». 

Giornalista
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