Il ministro Bonafede in Calabria: «Lo Stato c’è. Aula bunker segnale importante»

FOTO-VIDEO | Il rappresentante del dicastero della Giustizia a Lamezia nei locali dove si svolgerà il maxi-processo Rinascita Scott: «Il governo porta avanti la lotta contro le mafie senza tregua». La struttura può ospitare 947 persone nel pieno rispetto delle norme anti-Covid

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15 dicembre 2020
13:38

Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha effettuato questa mattina un sopralluogo presso la nuova aula bunker nell'area industriale di Lamezia Terme (Catanzaro), dove si celebreranno le prossime udienze del maxi processo Rinascita Scott, scaturito dalla maxioperazione anti-'ndrangheta condotta un anno fa dalla Direzione distrettuale antimafia  di Catanzaro, guidata dal procuratore Nicola Gratteri.

Al sopralluogo con il ministro Bonafede hanno partecipato anche il presidente della Corte d'appello di Catanzaro, Domenico Introcaso, il procuratore generale facente funzioni di Catanzaro, Beniamino Calabrese, il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, presente anche il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì. Al termine del sopralluogo, Bonafede ha consegnato a Introcaso le chiavi della struttura che ospita l'aula bunker.


Le parole di Bonafede

«Il governo porta avanti la lotta contro le mafie senza tregua, ed è una lotta che si porta avanti quotidianamente», ha fatto presente il guardasigilli parlando con i giornalisti al termine del sopralluogo. Secondo Bonafede, «l'aula bunker è anche un segnale di presenza dello Stato qui in Calabria, in una terra difficile, perché deve essere chiaro che i processi di 'ndrangheta, anche quelli più impegnativi, sono processi che si celebrano qui in questa terra, in Calabria, dove lo Stato è presente. Ed è anche un segnale di vicinanza – ha proseguito il ministro della Giustizia - a tutti quei magistrati che quotidianamente portano avanti la lotta alla 'ndrangheta tra mille difficoltà, e in generale a tutti gli operatori della giustizia e a tutti quegli avvocati che potranno usufruire in questa terra di un'aula bunker che rappresenta un progetto molto importante, realizzato anche un segnale di efficienza».


Bonafede ha poi aggiunto: «Permettetemi poi di ringraziare il presidente Introcaso, il procuratore generale, il procuratore Gratteri, e tutta la Conferenza permanente, perchè questa è anche il simbolo della collaborazione tra ministero, uffici giudiziari, Regione, Demanio, il commissario straordinario Arcuri. Insomma - ha concluso il guardasigilli - le istituzioni lavorano insieme nella lotta alla mafia e nel portare avanti progetti più ambiziosi».

Più personale

«Il cammino è sempre lungo, ma posso dire che da quando sono ministro c'è stato un ampliamento della pianta organica che porta in questo Distretto 22 magistrati in più», ha ribadito il ministro rispondendo a una domanda dei giornalisti sulla carenza di organico negli uffici giudiziari del Distretto di Catanzaro. «Abbiamo lavorato anche sul personale amministrativo, se non ricordo male – ha spiegato Bonafede – parliamo, da quando sono ministro, di 150 unità in più. Chiaramente, c'è tanto da fare, però c'è l'impegno a far sentire in questa terra che lo Stato c'è in un settore così delicato come quello della giustizia».  

I lavori nell’aula bunker

«I lavori, particolarmente impegnativi, sono stati svolti - sottolineano dal ministero della Giustizia - in tempi rapidi, in modo tale da garantire la tempestiva celebrazione di processi estremamente complessi e il rispetto delle norme di distanziamento sociale.I l Ministero della giustizia, che - si fa rilevare - ha assunto l’impegno a finanziare l’attività necessaria alla progettazione e realizzazione dell’intervento di adeguamento e rifunzionalizzazione della struttura immobiliare preesistente, ha costantemente assicurato il pieno supporto economico – ad oggi versati 3.768.163,94 euro per le opere infrastrutturali e euro 882.282,24 per gli interventi informatici -logistico ed organizzativo».

La Direzione generale per i servizi informativi automatizzati si è assunta, inoltre, il compito di organizzare e verificare l’installazione degli impianti di videoconferenza nonché di provvedere all’attivazione delle relative linee di comunicazione ed alla manutenzione del sistema, per la quale sono stati stanziati ulteriori 127.982,88 euro per il primo triennio. Il tutto per complessivi 4.778.429,66 euro.

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I locali e le misure anti-Covid

La struttura si trova nell’area ex Sir di proprietà della Regione Calabria. La capienza dell’aula è di 947 posti, considerato il rispetto del distanziamento sociale imposto dalle norme per contrastare il contagio da Covid-19. 428 posti sono riservati per avvocati, 253 agli imputati a piede libero, 68 agli imputati detenuti (in celle), 198 sono a disposizione del pubblico e delle parti civili. 

A firmare la Convenzione sono stati il Ministero della giustizia (Direzione generale delle risorse materiali e delle tecnologie – Direzione generale dei sistemi informativi automatizzati) e il Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri, individuato quale soggetto attuatore per l’esecuzione delle fasi di intervento, dalla progettazione all’esecuzione dei lavori, fino al conseguimento del collaudo ed all’acquisizione del certificato di agibilità dell’immobile.

Il 24 luglio scorso è stato sottoscritto dalla Regione Calabria e dal Ministero della giustizia il Contratto di concessione in comodato d’uso gratuito per tre anni dell’immobile su cui realizzare l’aula, a cui seguirà eventuale contratto di locazione alla scadenza dei tre anni.

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