Tappa a Molochio

Il principe Alberto termina sul “suo” Aspromonte la visita calabrese: in onore del monarca piantato un abete bianco

VIDEO | Il Parco e i carabinieri per la Biodiversità hanno illustrato al regnante le caratteristiche del bosco misto realizzato sul monte Trepitò. Il monarca, a seguito dei devastanti incendi nel Reggino, aveva sostenuto le comunità locali

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di Agostino Pantano
10 novembre 2022
20:04

Un abete bianco piantato in onore del principe Alberto di Monaco, ultimo dono al termine della 3 giorni calabrese. È stato l’ente Parco d’Aspromonte a farglielo, invitando il regnante di Montecarlo sulle cime del monte Trepitò, a Molochio, da dove l’ospite ha potuto scorgere un panorama che arriva fino all’isole Eolie, passando per gli ex feudi della famiglia Grimaldi. Ad accompagnare il monarca c’erano il presidente Leo Autelitano, con il vice Antonino Micari e il direttore Giuseppe Putortì, e tenente colonnello Rocco Pelle, che comanda il reparto dei carabinieri per la Biodiversità, a cui è toccato il compito di illustrare le caratteristiche dell’albero piantato. «Per la sua resistenza – ha detto – ci consente di ottenere quel bosco misto che è tipico di questa zona».

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Il principe, che si era interessato all’Aspromonte subito l’estate orribile degli incendi, ha proseguito poi il suo tour – assieme al sindaco Marco Caruso – raggiungendo il municipio, dove ha rinnovato il rito della firma (come a Cittanova e Gerace) nel libro d’oro e della scopertura di un’epigrafe che richiama l’inserimento del piccolo centro nell’associazione dei “siti storici dei Grimaldi di Montecarlo”.

Nella piazza antistante, invece, i discorsi ufficiali davanti alla folla festante e alle autorità. «Questa collaborazione – ha detto Autelitano a margine della visita – può essere l’occasione per immaginare sinergie internazionali che pongono al centro la nostra montagna, dipenderà dall’intelligenza e dalla sensibilità di chi opera far fruttare la relazione creata». Sulla stessa falsariga il sindaco Caruso che, assieme al collega di Cittanova, Francesco Cosentino, aveva già conosciuto il principe in due occasioni, una anche nel palazzo reale, gettando le basi per l’odierno riconoscimento che inorgoglisce tutta la Calabria.

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Giornalista
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