Carovana della pace

Il vescovo di Cassano Francesco Savino in partenza per l’Ucraina: «Rischiamo esodo biblico»

INTERVISTA | Il vicepresidente della Conferenza Episcopale consegnerà anche degli aiuti umanitari alle famiglie coinvolte nel conflitto. Sul blocco del grano nei porti sul mar Nero: «Se la situazione non si sblocca milioni di persone moriranno di fame»

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di Salvatore Bruno
26 giugno 2022
17:25

Anche il Vescovo di Cassano, monsignor Francesco Savino, vice presidente della Conferenza Episcopale, partecipa alla Carovana della pace promossa fino al 29 giungo a Odessa, in Ucraina, per manifestare vicinanza e solidarietà della Chiesa italiana a quanti soffrono per il conflitto in corso.

Guerra sacrilega

Accompagnato dalla Caritas il presule consegnerà anche degli aiuti umanitari al popolo coinvolto in questa «guerra sacrilega – ha detto Savino prima della partenza – alla quale vogliamo dire no senza se e senza ma. Sono convinto che la pace sia possibile, può essere costruita dal basso riattivando il dialogo della diplomazia. Questo conflitto rischia di affamare milioni di persone in tutto il mondo – ha sottolineato - Andiamo a Odessa anche perché nel porto di quella città sono bloccate tonnellate di grano a bordo delle navi».


Sognando la pace

A Odessa sono inoltre previsti incontri ed interlocuzioni con le associazioni e con famiglie di profughi provenienti dai centri più colpiti dal conflitto. Il 29 giugno, sulla via del ritorno, è infine in programma a Chisinau un colloquio con monsignor Anton Cosa, arcivescovo cattolico della Moldavia, e con la Caritas locale. Prima della partenza verso l’Ucraina monsignor Savino ha rilasciato una intervista al nostro network

Giornalista
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