Immuni, in migliaia scaricano l’app sbagliata e insultano gli sviluppatori… inglesi

Pioggia di recensioni negative per un’applicazione didattica in lingua straniera che niente ha a che fare con quella del ministero. Ma in tanti cercano di rimediare: «Vi do 5 stelle, scusateci»

di Enrico De Girolamo
7 giugno 2020
12:06
Foto di Gustavo Fring da Pexels
Foto di Gustavo Fring da Pexels

Breve storia triste di analfabetismo funzionale, quel fenomeno per il quale circa il 30 per cento delle persone che in questo momento sta leggendo questo testo non riesce a capire di cosa parli e dove voglia andare a parare.
Da quando è stata annunciata la possibilità di scaricare l’app Immuni del ministero della Salute, che serve nella lotta all’epidemia di Covid-19 per minimizzare il rischio di contagio, migliaia di italiani si sono affrettati a cercarla per istallarla sul proprio cellullare. E molti, davvero tanti, nella loro ricerca si sono imbattuti in Immune System, un’applicazione didattica in lingua inglese che non ha niente a che vedere con quella del ministero italiano.

 


Si tratta di un programma educativo che spiega come funziona il sistema immunitario, dunque non serve a tracciare i potenziali contagiati. Eppure in tantissimi l’hanno scaricata e istallata, per poi stroncarla con recensioni surreali. Eccone qualcuna, con tanto di errori grammaticali e sintattici:
- «App per italia peccato che è scritta tutta in inglese non hò la piu pallida idea di cosa c'è scritto». 
- «Solo in inglese? Non compare scritto che in Lombardia non funziona».
- «Parla il in linngua inglese e' per se stesso, non ci sono domande, vale zero».
- «Ma è questa o no quella del tracciamemento per la ripresa del corona virus e scritto in una lingua che non si capisce grazie».

 

Per nulla insospettiti dal fatto che l’app ostentasse giudizi entusiastici da parte di chi l’ha scaricata e utilizzata per quello a cui serve davvero, con cinque stelle quasi piene ad accogliere nuovi utenti, un esercito di analfabeti funzionali 100 per 100 italiani ha versato bile e improperi contro il Governo, i programmatori e la presunta esterofilia di entrambi per l’uso esclusivo dell’Inglese.

 

Chi ha un minimo di conoscenza delle dinamiche internettiane, sa bene quanto siano importanti le recensioni positive per chiunque “piazzi” un prodotto sulla rete. Dunque è immaginabile lo sconcerto con cui gli sviluppatori di questa app didattica, destinata prevalentemente a insegnanti e studenti, abbiano dovuto assistere alla demolizione ingiustificata del loro lavoro.

 

Fortunatamente, molti altri utenti, che invece hanno ben compreso le finalità dell’applicazione, ma soprattutto che non si trattava della famigerata Immuni, hanno cercato di rimediare postando recensioni positive di “principio”:
- «Come al solito dobbiamo fare la figura dei cialtroni... Questa non è l'app immuni per l'Italia! E il fatto che non sapete l'inglese non è comunque un buon motivo per dare una recensione negativa».
- «Dio mio quanta ignoranza! Non è l'app del ministero. Questa è stata pubblicata nel 2015 ed è un'app didattica! Ma volete mettere un minimo di cervello quando fate le cose?».
- «Siete stupidi come le clave. Anzi, una clava se avesse coscienza saprebbe di essere una clava. Voi siete stupidi e neanche ve ne accorgete. Come distruggere un'ottima app per la formazione delle persone grazie alla vostra ignoranza e arroganza».
- «L'ho scaricata solo per lasciare una recensione positiva a sto povero cristo di sviluppatore che è bersaglio di mandrie di analfabeti funzionali nostrani. Caro mio, coraggio: noi abbiamo a che fare tutti i giorni con sta gente. E subiamo anche il loro voto».
Ecco, c’è poco da aggiungere.

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