In Calabria una classe politica mediocre: solo una nuova generazione la può cancellare

Il video editoriale del direttore Pasquale Motta che stigmatizza il contesto dirigenziale di una regione incapace di avanzare a causa della scarsa qualità di chi la dovrebbe guidare. Il pessimismo resta, ma la speranza in un 2021 di svolta resiste nonostante tutto

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di Redazione
1 gennaio 2021
09:21

«Ci lasciamo alle spalle un anno orribile per il Paese e la nostra regione». Il direttore Pasquale Motta, nel suo editoriale di fine anno, lancia un messaggio alle nuove generazioni che avranno il ruolo di rinnovare le classi dirigenti politiche, economiche e amministrative della nostra regione.

«L’emergenza sanitaria del Covid-19 ha messo a nudo storici problemi e criticità della Sanità calabrese che hanno raggiunto l’apice con la vicenda dell’ex commissario Cotticelli. Ciò ha dimostrato che c’è un commissariamento assolutamente inadeguato. La colpa è delle classi dirigenti calabresi che hanno disastrato la Sanità regionale aprendo una voragine finanziaria micidiale».


«È evidente che così non si può andare avanti! L’inadeguatezza della politica nazionale a gestire l’emergenza Calabria e ad affrontare il futuro della Regione non è tollerabile. La storica subalternità del centrodestra e del centrosinistra risulta essere inconsistente, una classe dirigente di mediocri. Presto si andrà alle elezioni. Riusciranno le forze politiche tradizionali a cambiare radicalmente? A proporre una visione realmente nuova di sviluppo e di governo di questa terra? Siamo un po’ pessimisti».

«Tuttavia ci auguriamo che la Calabria possa risorgere grazie all’intelligenza e all’energia delle nuove generazioni. Ci auguriamo che il 2021 sia per loro un anno di prosperità e di un nuovo inizio».

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