Una tragedia si è consumata nella notte tra giovedì e venerdì a Rocca Imperiale Marina, in via Nova, una traversa della zona mare sotto la ferrovia. Le fiamme hanno avvolto un’abitazione poco dopo le due del mattino. Un uomo di 85 anni, di origini baresi e con un passato da idraulico, è morto all’interno della sua abitazione. La moglie, originaria di Rocca Imperiale, è riuscita a salvarsi grazie all’intervento provvidenziale dei vicini di casa. Secondo quanto appreso, il rogo si sarebbe sviluppato improvvisamente nel cuore della notte. I primi ad accorgersene sono stati proprio gli abitanti del vicinato, che hanno visto del fumo uscire da una finestra. In attesa dell’arrivo dei soccorsi, alcuni residenti e volontari della protezione civile sono intervenuti con mezzi di fortuna nel tentativo disperato di spegnere le fiamme. Proprio grazie al loro coraggio, la donna è stata tratta in salvo: i vicini sono riusciti a farla uscire da una finestra laterale prima che le fiamme la raggiungessero.

La donna, tuttavia, ha riportato gravi ustioni ed è stata trasportata d’urgenza in ospedale con prognosi riservata. Sul posto sono intervenute due ambulanze del 118.

L’incendio è stato domato solo dopo l’arrivo dei Vigili del Fuoco di Policoro, chiamati ad agire fuori zona vista l’emergenza. Successivamente, sono arrivati anche i Vigili del Fuoco di Castrovillari, competenti per territorio ma penalizzati dai tempi di percorrenza. La dinamica dell’intervento ha sollevato interrogativi sull’efficienza dei tempi di risposta dei soccorsi in quest’area periferica.

Sul posto i Carabinieri della stazione di Rocca Imperiale. A lavoro anche gli agenti della Scientifica, che hanno effettuato i primi rilievi. L’ipotesi prevalente è che l’incendio sia stato causato da una sigaretta rimasta accesa, ma non si escludono altre piste.

L’abitazione, in parte distrutta, è stata posta sotto sequestro. L’uomo viveva lì da anni con la moglie.

Il piccolo quartiere di via Nova è sotto shock. I vicini raccontano di una coppia riservata, tranquilla. Il dolore è acuito dalla consapevolezza che senza l’intervento tempestivo degli abitanti, anche la donna non ce l’avrebbe fatta.