I dati della ricerca di BiDiMedia dimostrano la risalita del campo progressista, ma soprattutto un 20% di calabresi ancora indecisi su chi votare. Convincere questi e portare i calabresi alle urne sono le due leve su cui l’ex presidente dell’Inps deve agire per arrivare alla rimonta. FdI primo partito in Calabria
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Continua la campagna elettorale e continuano ad uscire sondaggi sulle intenzioni di voto dei calabresi. L’ultimo porta la firma di BiDiMedia che ha realizzato lo scorso 15 settembre una rilevazione in autonomia, ovvero senza alcun committente. Il sondaggio è stato realizzato attraverso una serie di domande on line che sono state poi arricchite da un video, che si può trovare su YouTube, in cui due esperti della società hanno provato a spiegare i risultati.
Il dato più rilevante è che Roberto Occhiuto risulta ancora in testa rispetto a Pasquale Tridico. Il presidente uscente nel sondaggio è dato al 53%, mentre lo sfidante al 46. Lontanissimo invece dal quorum necessario per portare almeno un rappresentante in consiglio regionale è Francesco Toscano fermo all’1%.
La prima riflessione da fare è che Occhiuto, pur rimanendo in una posizione di testa, vede accorciare il suo vantaggio rispetto lo sfidante. Se i primi sondaggi lo davano intorno al 60%, adesso ha perso quasi sette punti percentuali. Le distanze insomma si stanno accorciando. Ma il dato ancora più interessante è quello relativo alla percentuale degli indecisi che la società di ricerca stima vicina al 20%. Secondo gli esperti di BiDiMedia essendo Occhiuto espressione della parte politica che ha finora governato la Regione, la percentuale più cospicua di indecisi dovrebbe essere fra gli elettori del centrosinistra e questo garantirebbe a Tridico margini di miglioramento nelle ultime due settimane di campagna elettorale.
Come rilevato già da un’altra società di sondaggi, il consenso di Occhiuto sembra quello maggiormente strutturato. Il che rappresenta un vantaggio in quanto garantisce uno zoccolo duro di voti sotto al quale non si può andare, ma ne limita anche un'eventuale ascesa. Il gioco quindi di questa campagna elettorale sta tutto nella larga fetta di indecisi e in particolare di quanta gente, fra i disaffezionati al voto, Tridico riuscirà a portare alle urne. E sopratutto sotto questo profilo che si spiega la sua strategia elettorale di fare numerosi incontri nei piccoli comuni calabresi dove la “politica che conta” va davvero di rado.
A questo proposito è interessante notare come il sondaggio abbia calcolato in Calabria una percentuale di votanti in una forbice che va dal 42 al 47%. Ricordiamo che nel 2021 ha votato solo il 44% e anche nelle precedenti regionali il numero dei votanti non si è discostata molto da quel dato. Il tre per cento in più dei votanti, però, può cambiare significativamente l’esito finale del voto. Allora torniamo alla capacità di mobilitazione degli astensionisti da parte del campo progressista. Convincere gli indecisi e portare i calabresi nelle urne sono quindi le due leve che Tridico deve muovere per arrivare ad una “remuntada”.
Se a tutto questo poi aggiungiamo la percentuale di errore dei sondaggi che varia di due/tre punti percentuali massimo, è evidente come la partita per le regionali è tutto tranne che chiusa. Mancano quindici giorni di campagna elettorale in cui tutto può succedere.
Anche perchè una settimana prima ci sarà il voto nelle Marche che può spingere i leader dei vari partiti a spingere sulla Calabria a seconda di come andrà il voto in centro Italia. Il sondaggio poi ha cercato di capire anche come andranno i singoli partiti. Dalle rilevazioni emerge che Fratelli d’italia sarà il primo partito con il 17,8, seguito da Forza Italia con il 13,6 ed infine la Lega al 6,7. Dall’Altra parte del campo invece abbiamo il Pd con il 15,1 seguito dal M5s con il 9,7%. Sono quasi appaiati Casa Riformista e Lista Tridico entrambe oltre il 6%