Rinascita, Gratteri: «Scarcerazioni? Finite le esigenze cautelari»

Così il procuratore di Catanzaro nel corso della trasmissione Mezz'ora in più. E della corruzione tra magistrati: «Il problema c'è ed è terribile»

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di Redazione
10 febbraio 2020
09:34
Nicola Gratteri
Nicola Gratteri

«Le persone arrestate nell'inchiesta Rinascita Scott e poi scarcerate sono 69. Sono state arrestate, ad esempio, per intestazione fittizia di beni.

Nel momento in cui ho il bene sequestrato, quella persona viene interrogata e risponde alle domande dove è più l'esigenza cautelare? Quindi viene scarcerato ma questo non vuol dire che il soggetto non ha commesso il reato. Vuol dire che non c'è più il pericolo di fuga, di inquinamento probatorio e le dichiarazioni sono cristallizzate. Poi se uno è in malafede può dire che l'indagine è fallita perché sono state scarcerate queste persone».

Lo ha detto il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri a Lucia Annunziata a "Mezz'ora in più".

Parlando della corruzione tra magistrati Gratteri ha affermato che complessivamente «il problema c'è, possiamo parlare del 6-7%. È grave, inimmaginabile, terribile. Noi guadagniamo bene. Io prendo 7.200 euro al mese e si vive bene e non c'è lo stato di necessità. È un fatto di ingordigia».

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