Inquinamento ambientale

Inchiesta sui rifiuti a Vibo, interrogatorio di tre ore per il patron del Cosenza Guarascio e sua sorella

Davanti al gip i due imprenditori hanno respinto le accuse e fornito documenti per dimostrare la liceità del loro operato. Sono accusati di inquinamento ambientale per la cattiva gestione dell’impianto di compostaggio di Vazzano

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di Alessia Truzzolillo
18 marzo 2024
17:16

Per tre ore hanno riposto alle domande del gip di Vibo Valentia Barbara Borelli e hanno respinto le accuse presentando una corposa documentazione, contente anche regolamenti, per comprovare la liceità del loro comportamento. Si è svolto questa mattina l’interrogatorio di garanzia nei confronti di Eugenio Guarascio, amministratore unico della 4el Group srl (che fa capo a Eco Call spa ed Eclogia Oggi spa) e di Ortenzia Guarascio, amministratore unico della Eco Call, implicati in una inchiesta della Procura di Vibo Valentia sui presunti illeciti commessi nella gestione dell’impianto di compostaggio Eco Call di Vazzano.

In questa indagine sono indagate 11 persone e tre società: oltre ai Guarascio anche dipendenti della Eco Call, funzionari regionali e due funzionari dell’Arpacal di Vibo Valentia, la società Eco Call spa, Ecologia Oggi spa e 4EL Grou srl (tutte ricondicili ai Guarscio). Sono tutti accusati di inquinamento ambientale e, a vario titolo, di smaltimento illecito di rifiuti, falso, rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio, abuso d’ufficio, getto pericoloso di cose.


Nel corso dell’interrogatorio di questa mattina, i due fratelli Guarascio, nei confronti dei quali il gip ha imposto l’obbligo di dimora, hanno cercato anche di spiegare il tenore e il contesto di determinate intercettazioni che li accusano. Eugenio e Ortenzia Guarascio sono difesi dagli avvocati Francesco Gambardella, Giovanni Vecchio e Simona La Falce

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