Morte di Francesco Zerbi, martedì prossimo l'incidente probatorio

Il gip di Palmi affiderà una nuova perizia medico-legale a due professionisti per stabilire le cause della morte del bomber avvenute in seguito a un incidente stradale nel maggio del 2014

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di Angela  Panzera
13 giugno 2018
16:47

Fissato per martedì 19 giugno l’incidente probatorio in cui il gip, presso il Tribunale di Palmi, Barbara Borelli, conferirà l’incarico peritale nell’ambito delle indagini preliminari volte a far luce sulla morte del calciatore, originario di Polistena, Francesco Zerbi. 

 


“Lupo”, questo era il suo soprannome sportivo, è deceduto il 24 maggio del 2014, all’ospedale di Polistena, in seguito ad un terribile incidente stradale avvenuto sulla strada statale Ionio-Tirreno all’altezza del viadotto “Sciarapotamo”. Nel marzo scorso il pm Anna Pensabene aveva iscritto nel registro degli indagati cinque sanitari in servizio, all’epoca dei fatti, presso il nosocomio polistinese ossia Rosario Russotti, classe 1955, Giovanni Mileto, classe 1952, Rocco Natale, classe 1963, Michele Cataldo, classe 1959, e Raffaele Favasuli, classe 1960.

 

Tutti sono indagati, stando al capo di imputazione formulato dalla Procura retta da Ottavio Sferlazza, del reato di omicidio colposo e in particolare «quali sanitari in servizio presso l’U.O di Polistena, ed in violazione delle linee guida della scienza medica in materia di gestione e trattamento del trauma toracico grave, in occasione dei due interventi chirurgici cui veniva sottoposto Francesco Zerbi in conseguenza del trauma riportato a seguito di sinistro stradale, con condotta omissiva consistita nella mancata esecuzione di un trattamento chirurgico appropriato mediante approccio in toracotomia sinistra (...) cagionavano per colpa la morte di Francesco Zerbi».

 

In buona sostanza “Lupo” non è stato operato al torace, nonostante sia stato sottoposto a due interventi chirurgici. Oltre ai gravi danni alla milza infatti, il bomber della Cittanovese ha riportato una emorragia toracica che gli farà aggravare il quadro clinico già compromesso. Subito dopo la morte del giovane la Procura di Palmi aveva disposto due perizie: una nei confronti dell’autista dell’auto coinvolta nel sinistro per cui il consulente aveva escluso qualsiasi responsabilità in capo al conducente dell’automobile; la seconda perizia, quella di tipo medico-autoptico, escludeva qualsiasi responsabilità nei confronti dei sanitari che avevano in cura Zerbi.

 

Ed è per questo che la Procura aveva avanzato richiesta di archiviazione al gip. Una richiesta “bloccata” da una super perizia redatta dal perito della famiglia Zerbi, il medico Massimiliano Cardamone. L’avvocato Guido Contestabile, che rappresenta la famiglia, nei mesi scorsi ha depositato in Procura questa perizia in cui si paventa una responsabilità ai sanitari. Una negligenza che sarebbe costata cara al giovane attaccante. Adesso quindi il gip ha fissato l’incidente probatorio. Saranno i professionisti Massimo Rizzo e Antonino Straticò da Crotone a redigere la perizia medico-legale vista la discrepanza fra quella all’epoca redatta dai consulenti del pm e quella sucessivamente depositata dal difensore dei familiari.

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