Catanzaro, insulti razzisti a un giocatore di basket: «Nessuno diceva niente»

VIDEO | «Sono venuto in Italia per giocare».Così Nikola Markovic, l'atleta di nazionalità serba, bersaglio di insulti razzisti nel corso dell'ultima partita contro il Bari
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di Rossella  Galati
25 febbraio 2019
19:22

Ha fatto discutere il mondo sportivo e non solo quanto accaduto giovedì scorso a Bari quando un giovane atleta della società di basket catanzarese Mastria Vending Virtus Under 18, Nicola Markovic, 18enne di origine serba, è stato vittima di un episodio di razzismo da parte dei suoi avversari. «Alla fine della partita stavamo perdendo di poco, di sette punti – racconta Nicola -. Dopo aver recuperato un paio di punti, due ragazzi di Bari hanno iniziato a insultarmi, mi dicevano che sono uno zingaro, uno slavo di m…». 

 


Ma, come si suol dire, oltre al danno la beffa. Per la società catanzarese, l’apice i direttori di gara l’hanno toccato allorquando hanno prima sanzionato Markovic con un fallo tecnico, per poi espellerlo, reo di aver protestato contro la condotta razzista dei giovani biancorossi. «Ho reagito, è vero e mi sono sentito in colpa. A chi mi insultava nessuno diceva niente. E io mi sono rivolto ironicamente verso gli arbitri facendo loro i complimenti per come si stavano comportando e mi hanno espulso. Sono rimasto malissimo. A 40” dalla fine della partita i miei compagni si sono fermati per manifestarmi la loro solidarietà. Il basket è uno sport bellissimo, sono venuto in Italia per giocare e non mi aspettavo una cosa del genere. Sono in Italia da quattro anni, prima di arrivare in Calabria sono stato in Liguria. Si sono sempre comportati tutti bene con me».

 

Una pagina spiacevole che coach Antonio Ceroni vorrebbe chiudere in fretta: «A noi fa piacere che sia Nicola che la squadra abbiano ricevuto tutto questo affetto ma spero che, a prescindere da quanto è successo, la Mastria Vending sia seguita per l’impegno che i nostri ragazzi ogni giorno mettono sul parquet. Soprattutto perché sono ragazzi provenienti da vari Paesi, con culture diverse, che stanno crescendo insieme. E probabilmente questo dovrebbe essere il messaggio migliore che dobbiamo dare». All’episodio, denunciato pubblicamente della Mastria Catanzaro attraverso i social, è seguita la sospensione per l’autore dei presunti insulti dal Cus Bari, centro universitario sportivo. Intanto il giovane cestista, con il sogno di arrivare in serie A, è pronto insieme ai suoi compagni per la gara di domani sera, martedì 26 febbraio, contro il Napoli alle 20.00 al Pala Pulerà. «Domani sera, se gioco o se non gioco, noi proviamo a vincere la partita – dice Nicola - perché dobbiamo continuare a sognare».

 

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