Il monito dell'Arcivescovo: «Operatori del male convertitevi in nome di Maria»

VIDEO-INTERVISTA | L'omelia di Francesco Nolè nel giorno della festa della Madonna del Pilerio, Santa Patrona di Cosenza

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di Salvatore Bruno
12 febbraio 2019
21:27
La processione della Madonna del Pilerio a Cosenza
La processione della Madonna del Pilerio a Cosenza

Un corteo di migliaia di fedeli ha accompagnato la processione della Madonna del Pilerio, la Santa Patrona della città alla quale i cosentini hanno riconfermato la loro devozione. Il legame della comunità con la Santa Madre di Dio è profondo ed affonda radici lontane nel tempo, risalenti al 1576 quando l’icona della Vergine, secondo la tradizione, salvò il popolo dalla pestilenza. L’istituzione della festa del 12 febbraio commemora invece l’anniversario del rovinoso sisma che nel 1854 si abbatté nella Valle del Crati, risparmiando Cosenza dalla distruzione.

L’omaggio del Prefetto e l’omelia dell’Arcivescovo

Dalla Cattedrale, la processione ha attraversato le strade del centro, fino alla sede della Prefettura, dove Paola Galeone ha offerto alla Santa Patrona un omaggio floreale. Dedicata al perdono verso chi sporca la propria vita praticando il male, l’omelia pronunciata dall’Arcivescovo Francesco Nolè.


Nell'omelia, l'arcivescovo, riflettendo sul passo del Vangelo di Giovanni sul miracolo di Gesù alle Nozze di Cana, affida a Maria, Madre e Mediatrice di grazie nella storia della salvezza «coloro che operano il male e procurano tante sofferenze a se stessi e al prossimo, sporcando la loro vita nel passare dall’odio alla vendetta, dalla corruzione al delitto, dall’usura alla malavita organizzata, che tante famiglie portano alla disperazione: anch’essi, o Madre, sono peccatori, ma figli tuoi, proprio come tutti noi. Perciò non stancarti mai di pregare per loro e per noi».

Giornalista
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