Verso la chiusura di laboratori analisi nel Cosentino: il no della Cgil

L'Asp di Cosenza intende sopprimere quelli di Corigliano, Cassano all'Jonio, Lungo, Cariati, Cetraro e Mormanno. Si oppone la segreteria comprensoriale della funzione pubblica attraverso il segretario generale Vincenzo Casciano

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di Vincenzo Alvaro
17 agosto 2020
10:53
Vincenzo Casciaro, segretario generale comprensoriale Fp Cgil
Vincenzo Casciaro, segretario generale comprensoriale Fp Cgil

Il commissario straordinario dell'Asp di Cosenza, Cinzia Bettelini, ha diramato una delibera (la n° 646 del 3 agosto scorso) con la quale intende sopprimere alcuni importanti laboratori analisi del territorio.

 


Per Vincenzo Casciaro, segretario generale comprensoriale della Cgil funzione pubblica, quella delibera va sospesa «immediatamente» nella sua «esecutività» perchè metterebbe a rischio l'esistenza dei laboratori degli ospedali di Corigliano, Cassano all’Ionio, Lungro, Cariati, Cetraro e Mormanno, provocando potenzialmente «futuri disservizi e ritardi nell'erogazione delle prestazioni».

 

Oltre al merito puramente formale dell'operazione che non ha visto il «confronto con il sindacato, necessario perché l’eventuale attuazione del piano aziendale di riorganizzazione della rete territoriale, comporta riassetti organizzativi e mobilità del personale» la questione riguarda anche il «piano del fabbisogno del personale, recentemente licenziato» che in realtà dovrebbe servire a risolvere i problemi di carenza di personale, «anche all’interno di quei Laboratori che oggi si vorrebbero sopprimere».

 

La scelta effettuata con questa delibera non tiene conto delle dimensioni dell'area servita né del numero di prestazioni effettuate. Chiudere il laboratorio analisi di Corigliano richierebbe il sovraccarico del laboratorio dell'ospedale di Rossano, così come «sarebbe un errore sopprimere il Laboratorio di Cassano all’Ionio, per il quale da anni si è lavorato per renderlo l’unico Laboratorio Tossicologico della provincia: questa caratteristica, oggi, non sarebbe valorizzata» - spiega Casciaro. In più per alcuni dei laboratori che si vuole sopprimere, accorpandoli ad altri distanti molte decine di chilometri, c'è il rischio che i laboratori accorpanti «non siano nemmeno in grado di poter accogliere ulteriori servizi, sia per limitatezza di spazi, sia per problemi di personale». Per la Cgil comprensoriale «le economie si realizzano non sopprimendo i servizi diffusi sul territorio, ma rafforzando la centrale unica dei costi». E mentre con una lettera ufficiale al commissario dell'Asp di Cosenza si chiede «non venga dato seguito alla delibera citata» Casciaro ha chiesto ai sindaci di Corigliano-Rossano, Cassano all’Ionio, Cariati, Lungro, Cetraro, Mormanno, di «far pervenire le loro valutazioni in merito» così come anche ai primi cittadini dei comuni non coinvolti perchè un atto del genere «rischia di allungare notevolmente le liste d’attesa, trasformandosi in un ulteriore danno a carico degli inermi cittadini».

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