Lamezia, contaminati terreni e falde acquifere dell’operazione Quarta copia

I monitoraggi effettuati evidenziano presenze di idrocarburi e arsenico superiori alle soglie consentite. L'inchiesta ha sgominato un traffico illecito di rifiuti

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di T. B.
9 febbraio 2020
13:10

Percentuali di idrocarburi C>12 e arsenico superiori alle soglie consentite. Sono contaminate le due discariche abusive fulcro dell’operazione Quarta copia eseguita dalla polizia di Stato che, su delega della Dda di Catanzaro e della procura di Lamezia Terme, ha sgominato un traffico illecito di rifiuti.

 


La Provincia di Catanzaro ha avanzato richiesta di risanamento dei luoghi a carico dei proprietari dei terreni adibiti a discariche abusive. In particolare, i risultati delle analisi chimico fisiche condotte nel laboratorio Ecocontrol S.r.l di Catanzaro sui campioni di rifiuto, prelevati nel corso delle operazioni peritali svolte nei terreni in località San Sidero e Bagni attestano ufficialmente che «le sostanze idrocarburi C12 e arsenico ricercate nei campioni di terreno non rispettano le relative concentrazioni soglia di contaminazione nel suolo e nel sottosuolo, previste per i siti a destinazione d’uso verde pubblico, privato e residenziale».

 

«Anche alcuni valori di concentrazione delle sostanze idrocarburi e metalli ricercate nei campioni di acqua sotterranea, sottoposti ad analisi chimiche – si legge ancora negli esiti delle analisi - non rispettano le relative concentrazioni soglia di contaminazione». A essere contaminate, insomma, non sarebbero solo i terreni ma anche le falde acquifere. Pertanto, la Provincia di Catanzaro ha diffidato i relativi proprietari intimando loro di procedere alla bonifica dei terreni.

Giornalista
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