Latitanza di Daniele Scalise: due avvocati indagati a Lamezia per favoreggiamento

Il nome di Scalise, ucciso nel 2014, compare anche nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Marco Gallo, ritenuto il killer dell’avvocato Francesco Pagliuso

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di G. B.
27 settembre 2018
12:17

Sarebbe legata alla latitanza di Daniele Scalise di Decollatura, ucciso nel 2014 e legato “a doppio filo” a Francesco Iannazzo e Giovanni Vescio, a loro volta uccisi a Decollatura all’interno di un bar, l’iscrizione sul registro degli indagati di due avvocati del foro di Lamezia. I reati ipotizzati nei confronti di un legale sono quelli di favoreggiamento e minaccia, mentre nei confronti dell’altro avvocato viene ipotizzato il solo reato di favoreggiamento. La famiglia Scalise si ritrova al centro delle indagini sull’omicidio del penalista Francesco Pagliuso, che secondo l’accusa sarebbe stato eliminato da Marco Gallo, il consulente 32enne di Lamezia Terme arrestato nel marzo scorso quale esecutore materiale dell’omicidio Pagliuso. Gallo, definito dal gip come un “killer professionista” secondo l’accusa avrebbe agito per conto della famiglia Scalise di Decollatura, intenzionata a punire Francesco Pagliuso per aver iniziato a difendere nel 2013 Domenico e Giovanni Mezzatesta nel processo per il duplice omicidio consumato a Decollatura all’interno di un bar ai danni di Francesco Iannazzo e Giovanni Vescio.

Sei mesi più tardi, quindi, per vendicare l’omicidio di Scalise è stato ucciso Luigi Aiello, vicino ai Mezzatesta, il primo nome di una “lista nera” temuta anche dallo stesso Francesco Pagliuso che avrebbe confidato i suoi timori ai familiari ed ai collaboratori di studio più stretti. Il 24 giugno 2017 viene così ucciso Gregorio Mezzatesta a Catanzaro, fratello del vigile urbano Domenico. I carabinieri riescono a ricostruire, a ritroso, la fuga del killer Marco Gallo che si allontanava dal luogo del delitto prima in moto e poi con una station-wagon identica a quella del “podista” che, un anno prima, si allenava nei pressi della villa dell’avvocato Francesco Pagliuso. Le indagini degli investigatori dell’Arma hanno dimostrato i legami e i contatti telefonici tra la famiglia Scalise di Decollatura e Marco Gallo. Ora, quindi, due nuovi indagati per la latitanza di Daniele Scalise e per uno dei due indagati anche l'accusa di minacce rivolte all'avvocato Pagliuso in epoca di molto antecedente al delitto. In particolare, l'avvocato Antonio Larussa è indagato per la latitanza di Daniele Scalise e le minacce all'avvocato Francesco Pagliuso, mentre l'avvocato Tullia Pallone è indagata per favoreggiamento nei confronti dell'avvocato Larussa. Entrambi i legali sono del Foro di Lamezia Terme.


 

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