Limitazioni nei penitenziari, nelle carceri calabresi tutto sotto controllo

Lo scrive il Garante regionale dei diritti delle persone detenute, l'avvocato Agostino Siviglia: «Non si segnalano situazioni particolari relativi all’emergenza Coronavirus»

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di Redazione
9 marzo 2020
18:38

«Al fine di placare pericolosi allarmismi, si comunica che al momento non si segnalano situazioni particolari, né a Reggio Calabria né negli altri istituti penitenziari calabresi, relativi all’emergenza Coronavirus».

È intervenuto il Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, avvocato Agostino Siviglia, per tranquillizzare sulla situazione delle carceri calabresi dopo le sommosse che hanno incendiato le carceri di Modena e Foggia.


 

Situazione sotto controllo

L’avvocato Siviglia, infatti, che nella nostra regione «vi è la massima e doverosa attenzione da parte dell’Amministrazione penitenziaria e di quella sanitaria della Calabria che stanno svolgendo, anche all’interno delle carceri calabresi, un costante e meritevole sforzo di monitoraggio in tutti gli istituti, nonché un surplus di lavoro al fine di attenuare i disagi ed i sacrifici a cui, come tutti noi, sono sottoposti anche i cittadini detenuti che, insieme ai loro familiari si stanno attenendo alle prescrizioni preventive emanate con il DPCM del 08.03.2020».

 

Senso di responsabilità

Una situazione di relativa tranquillità, quindi, nei penitenziari della calabresi garantita, secondo Siviglia, dalla responsabilità degli addetti ai lavori. «Mi sento, pertanto – aggiunge il Garante dei detenuti - di ringraziare tutti coloro che, mostrando senso di responsabilità collettiva in questo delicato momento, interagiscono con le complesse problematiche del sistema penitenziario calabrese e non ultime le persone detenute in Calabria, al cui senso di responsabilità faccio appello affinché continuino a mantenere il contegno fin qui dimostrato».

 

Il punto della situazione

Siviglia ha già convocato un tavolo di confronto con le parti interessate al problema per discutere di tutte le misure da mettere in campo per garantire un buon funzionamento dei penitenziari nella gestione della crisi.
«Ad ogni buon conto – riferisce a questo riguardo Siviglia-, anticipo che nella qualità di Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, avevo già provveduto nei giorni scorsi a convocare per il prossimo giovedì 12 marzo un apposito incontro con i dirigenti sanitari e penitenziari della Regione Calabria, al fine di fare il punto della situazione ed adottare i necessari provvedimenti condivisi. Sono, comunque, in costante contatto con la rete dei Garanti regionali, oltre che con il Garante Nazionale, anche al fine di assumere le più corrette informazioni del caso. Meno che mai in questo momento possono rivelarsi utili notizie incontrollate o smanie comunicative. Mi appello al contrario, al buon senso collettivo».

 

«No a provvedimenti di clamenza»

Infine, un passaggio su ventilate «provvedimento clemenziali». «Faccio mie – sottolinea Siviglia - le considerazioni del Garante Nazionale, Mauro Palma, in ordine a possibili provvedimenti clemenziali rispetto ai quali, in questo momento, anch’io sono contrario, ritenendo sbagliato persino parlarne. Non ci sono le condizioni, e si rischia di far balenare illusioni che susciterebbero - come purtroppo sta già accadendo - altre situazioni di criticità».

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