Lotta al caporalato: nuovo blitz nella Piana di Gioia Tauro

Effettuate quattordici perquisizioni e controllate sette aziende. Elevate sanzioni per un importo complessivo di 92mila euro. Il prefetto Sammartino agli imprenditori: ‘Ciascuno faccia la sua parte e sia chiamato alle proprie responsabilità’
di Redazione
9 febbraio 2016
14:14

Ieri, a partire dalle prime ore del mattino nella Piana di Gioia Tauro si è svolto un ulteriore servizio interforze, pianificato in sede di apposite riunioni di Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto nell'ambito della Direttiva del Ministro dell'Interno denominata "Focus 'ndrangheta", che ha visto coinvolte 35 unità della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello Stato e della Polizia Provinciale, con la collaborazione dell'Ispettorato del Lavoro e dell'A.S.P.

 


Nel corso dell'attività sono state effettuate 14 perquisizioni personali, 2 domiciliari e sono state controllate 7 Aziende operanti nei comprensori di Gioia Tauro (località Pontevecchio), di Taurianova (località San Bartolo), di San Ferdinando (agro di Granatara), di Laureana di Borrello (contrada Campo Malo) Guardia di Finanza. All'interno delle stesse sono stati controllati 50 lavoratori di cui 23 extracomunitari, 23 comunitari e 4 italiani. Sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 92.000 euro per violazioni inerenti la normativa sull'impiego di manodopera.

 

"Ciascuno faccia la sua parte e sia chiamato alle proprie responsabilità". È questo il monito del Prefetto agli operatori economici e della produzione, attori dell'economia reggina: "Lo Stato sta facendo pienamente, con costanza e convinzione, la propria parte, attuando meccanismi articolati e continui di controllo del territorio e delle attività produttive".

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