Il caso

Manifesto per il killer di Lea Garofalo, i sindaci delle grandi città: «Grave silenzio dall’Anci Calabria»

VIDEO | I primi cittadini di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Reggio: «Il presidente Succurro prenda le distanze dal sindaco di Petilia»

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di Redazione
14 luglio 2023
18:53

«L'indignazione per il manifesto di lutto del Comune di Petilia Policastro per uno dei killer di Lea Garofalo è dilagata, anche a livello nazionale. L'iniziativa del sindaco Saporito è stata stigmatizzata da istituzioni, associazioni, partiti politici». Lo scrivono in una nota stampa il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, di Cosenza Franz Caruso, di Crotone Vincenzo Voce e di Reggio Calabria Paolo Brunetti. Al centro dell’intervento, il messaggio di condoglianze dell’amministrazione alla famiglia di Rosario Curcio, uno dei killer della madre coraggio Lea Garofalo, morto suicida in carcere dove stava scontando l’ergastolo.

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I primi cittadini delle 4 città aggiungono: «Abbiamo molto apprezzato le parole nette e tempestive del sottosegretario Wanda Ferro e del presidente Occhiuto,  ma non abbiamo sentito la voce dell'Anci Calabria. Capiamo il forte imbarazzo della presidente Succurro, visto che il sindaco di Petilia Policastro è stato eletto nella sua lista nel Consiglio regionale dell'Associazione ed è stato quindi un suo grande sostenitore. Tutto ciò conferma la debolezza della presidente Succurro che farebbe bene a prender le distanze dal sindaco di Petilia pretendendone le dimissioni. Non ci possiamo permettere che esista nemmeno la minima ombra sul rifiuto e sul contrasto delle mafie da parte di Anci Calabria».


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