Migrante ucciso, a San Calogero una cerimonia per ricordare Soumaila Sacko

Due anni fa, il delitto del giovane migrante avvenuto all'interno dell'ex fornace "La Tranquilla". Il sindacalista Soumahoro: «Era uno dei tanti invisibili»

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di Redazione
1 giugno 2020
20:07
Soumaila Sacko
Soumaila Sacko

Sarà ricordato domani, con una cerimonia nell’area della ex Fornace a San Calogero, Soumaila Sacko, il migrante 30enne ucciso il 2 giugno 2018 in provincia di Vibo Valentia. Soumaila era un attivista del sindacato di base con regolare permesso di soggiorno e dimorava nella tendopoli di San Ferdinando.

L’omicidio all’ex Fornace

Si era recato in bicicletta in località "La Tranquilla" per prelevare dei vecchi ferri abbandonati, insieme a due connazionali. Lì trovò la morte, attinto da colpi di fucile. Per il delitto venne arrestato Antonio Pontoriero, 43 anni, di San Calogero. Mentre il feretro, grazie alla solidarietà di molti, venne poi fatto rientrare in Africa per raggiungere la moglie e la figlia e ottenere degna sepoltura.


La cerimonia a San Calogero

Aboubakar Soumahoro, sindacalista di origine ivoriana e voce dei braccianti contro il caporalato nei campi, con un video sui social ha spiegato: «Soumaila era un bracciante, un sindacalista con regolare permesso di soggiorno ma costretto a vivere nella baraccopoli di San Ferdinando perchè non poteva permettersi una abitazione decorosa visto il poco che guadagnava. Era uno dei tanti invisibili della filiera agricola che si spaccano la schiena per un salario irrisorio perché schiacciati dai giganti del cibo. Lo ricorderemo domani alle ore 17». 

 

 

 

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