Modello Riace

Mimmo Lucano, iniziata la requisitoria nel processo d’appello: si parte dai 13 anni del primo grado

Il processo Xenia è nato da un'inchiesta della guardia di finanza sul modello Riace. I reati contestati all'ex sindaco sono associazione per delinquere, truffa, peculato, falso e abuso d'ufficio

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di Redazione
26 ottobre 2022
13:25
Mimmo Lucano
Mimmo Lucano

È iniziata stamattina la requisitoria dei sostituti procuratori generali di Reggio Calabria Adriana Fimiani e Antonio Giuttari nel processo Xenia che vede imputato Mimmo Lucano, l'ex sindaco di Riace condannato in primo grado dal Tribunale di Locri a 13 anni e 2 mesi di reclusione per i presunti illeciti nella gestione dei migranti quando era sindaco del centro della Locride.

La condanna inflitta nel primo processo a Lucano è stata quasi il doppio rispetto alla richiesta del pubblico ministero di Locri, secondo il quale all'ex sindaco andavano comminati 7 anni e 11 mesi. I reati contestati all'ex sindaco di Riace sono associazione per delinquere, truffa, peculato, falso e abuso d'ufficio.


Il processo è nato da un'inchiesta della guardia di finanza sul modello Riace. La Corte d'Appello, presieduta da Giancarlo Bianchi, nella precedente udienza aveva ammesso l'acquisizione agli atti del processo, con il parere favorevole della pubblica accusa, della perizia redatta dal consulente della difesa Antonio Milicia che, su incarico dei legali di Lucano, ha trascritto il contenuto di 5 intercettazioni. Lucano al momento non è in aula. La requisitoria dovrebbe concludersi nel primo pomeriggio.

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